Arcangelo Gabriele con Tobia. Arcangelo Gabriele con Tobia

dipinto, 1869 - 1869

Il dipinto raffigura l’Arcangelo Raffaele insieme a Tobia, nella tradizione biblica è uno degli Arcangeli che sono alla presenza di Dio e ne cantano incessantemente le lodi. Il suo nome vuol dire “Dio risana” è il prototipo dell’angelo inteso come spirito guardiano, cioè dell’angelo custode. Protegge in particolare i giovani, i pellegrini e i viandanti. La scena si svolge all’esterno e rappresenta l’episodio biblico in cui l’Arcangelo è la guida e il difensore del giovane Tobia. Nel dipinto Raffaele è raffigurato con le ali, ma non si è ancora rivelato perché sono chiuse, vestito da viandante con i sandali, il bastone e con l’indice della mano destra che indica a Tobia il pesce nel fiume. Tra le due figure, in basso è collocato il cagnolino citato nel passo biblico come compagno di viaggio. Le figure frontali sono disposte lungo un asse obliquo e la luce è data dal cromatismo delle tinte pastello dei vestiti, i panneggi hanno un andamento di linee morbide e ondulate ed è apprezzabile la cura dei particolari come il dettaglio dei fiori ai piedi dell’angelo e i sandali. L’insieme risulta molto gradevole anche se vi sono alcune imperfezioni. L’autrice del dipinto, datato 1869, è Giulia Bellizzi

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