monumento ai caduti - a stele di Spampinato Clemente (sec. XX)

monumento ai caduti a stele, 1935 - 1936

Monumento a stele composto da base circolare con gradini, su cui posano tre alte stele, al centro delle quali è posizionata un'urna bronzea. Sulla base è presente la data, realizzata a rilievo e sormontata da un elmo scolpito

  • OGGETTO monumento ai caduti a stele
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    Marmo
  • ATTRIBUZIONI Spampinato Clemente (1912/ 1993)
  • LOCALIZZAZIONE Piazza della Vittoria
  • INDIRIZZO Piazza della Vittoria, Cosenza (CS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1924 fu bandito dal Comune di Cosenza il primo concorso, aperto a tutti gli artisti italiani, per la realizzazione del monumento ai caduti della città, la cui costruzione era prevista nella parete esterna del Castello (Brutium, A. III (1924), n. 4, p. 4). Nello stesso anno risulta che i bozzetti presentati per il concorso furono 6 (Britium A. III (1924), n. 8, p. 4). Nel 1925 venne però bandito un secondo concorso, che prevedeva la costruzione del monumento, non più presso il Castello, ma in una piazza della città (Brutium, A. IV (1925), n. 5, p. 4). Sempre nel 1925, lo scultore Ermanno Germanò, collocò nel portico del Liceo di Cosenza, un suo monumento realizzato per onorare gli studenti caduti per la Patria (Brutium A. IV (1925), n. 5, p. 4), che subì molte critiche. L’attuale monumento ai caduti presente nella città di Cosenza, fu realizzato tra il 1935 e il 1936 e inaugurato il 24 maggio del 1936, alla presenza del Principe di Piemonte Umberto di Savoia. L'opera fu progettata dall'architetto di Palmi Nino Bagalà e scolpita dallo scultore Clemente Spampinato. Sul monumento sono riportate numerose iscrizioni che ricordano, sulla stele, i nomi dei caduti per la Patria, mentre nelle lapidi poste sulla base, i testi di importati documenti legati alla Grande Guerra: il proclama del re Vittorio Emanuele alle truppe combattenti, del 24 maggio 1914; la parte finale del “Bollettino della Vittoria”, del 4 novembre 1918, che rappresenta il documento ufficiale con cui il generale Diaz, comandante supremo dell'Esercito Italiano, annunciò la vittoria dell'Italia e la disfatta nemica nella prima guerra mondiale; e alcune frasi tratte dai discorsi di Mussolini. Riferimenti Bibliografici: L. Palmieri, Cosenza e le sue famiglie attraverso testi, atti e manoscritti, Tomo I, Cosenza, Pellegrini Editore, 1999, p. 60; Enciclopedia dei comuni della Calabria, con guida storico-turistica, a cura di Donatella Guido, Vol. I, Provincia di Cosenza, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2002, p. 49. Inediti documenti rintracciati presso l'Archivio di Stato di Cosenza, attestano l'approvazione dell'opera di Bagalà da parte del Comitato esecutivo per il Monumento ai caduti con indicazione della somma stabilita, e l'approvazione della Ditta Guido Pasquale per l'esecuzione del lavori. Sono conservate, inoltre, varie corrispondenze sul libretto di deposito pro monumento ai caduti, con indicazione delle diverse somme in esso versate
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800154098
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio della Calabria
  • DATA DI COMPILAZIONE 2014
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI sulla base - COSENZA AI SUOI CADUTI/ NELLA GRANDE GUERRA / MCMXV/ MCMXVIII -
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA corrispondenza (1)
    corrispondenza (2)
    corrispondenza (3)
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    corrispondenza (9)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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