Pasce oves meas. missione di San Pietro
dipinto
ca 1700 - ca 1705
Tela raffigurante la missione di Pietro. Cristo indica un agnello alla presenza degli apostoli
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Gaulli Giovanni Battista Detto Baciccio (1639/ 1709)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Arnone
- INDIRIZZO Via Gian Vincenzo Gravina, Cosenza (CS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, conservato per due secoli presso palazzo di Francia in Vibo Valentia, è stato notificato dal Ministero per i beni e attività culturali nel 2004 e acquistato – assieme al Lot e le figlie di Massimo Stanzione proveniente dalla medesima collezione – dallo stesso Ministero per la Galleria Nazionale di Cosenza nello stesso anno. Documentato nella collezione calabrese nell’Ottocento con l’assegnazione a Pacecco De Rosa, avanzata da Emanuele Paparo e reiterata dagli scrittori vibonesi a lui successivi, è stato attribuito a Giovan Battista Gaulli da Giorgio Leone (1998) per le affinità stilistiche con l'arte del pittore. La tela, nota agli studi specialistici attraverso documenti e disegni, si credeva dispersa; veniva identificata con quella di medesimo soggetto rimasta in casa Gaulli alla morte del pittore e citata nell'inventario, datato 1761, del figlio Giulio insieme con il suo bozzetto "in piccolo". Successivamente, nel 1776, è registrata nell'inventario della nipote del pittore in cui, inoltre, sono annotate le misure e il formato del dipinto che permettono di identificarlo con l’opera oggi a Cosenza. I successivi inventari della raccolta, datati rispettivamente 1799 e 1803 non riportano più il dipinto. L'intera vicenda, che ha permesso di riconoscere il dipinto del Baciccia con quello di Vibo Valentia, è stata ricostruita da Rossella Vodret (2004). Il Pasce oves meas, secondo la studiosa, è verosimilmente giunto a Vibo Valentia grazie a Gioachino Murat che, nel 1810, soggiornò nel palazzo di Vibo Valentia, ovvero mediante qualcun'altro gravitante il suo entourage tra cui, appunto, si annovera Francesco di Francia che fu ciambellano presso la corte del Murat (Foca 2012)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800109785
- NUMERO D'INVENTARIO 103
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0