La morte di Raffaello. morte di Raffaello

dipinto 1876 - 1884

Il dipinto rappresenta il momento del trapasso del pittore Raffaello Sanzio, collocato all'interno del suo studio; a terra sono visibili gli strumenti del pittore, una tela abbozzata sulla sinistra, e alle spalle la grande tavola con la Trasfigurazione, commissionata al pittore dal cardinale Giulio De Medici nel 1516 per la cattedrale di Narbona, e rimasta incompiuta per la morte dell'artista. Quest'ultima opera, fu, proprio posta sul letto di morte alla dipartita del pittore. Raffaello è colto nel momento della morte, mentre la sua anima resa ultraterrena sta abbandonando il suo corpo mortale. Distesa al suo fianco accasciata nel dolore una donna

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ doratura
    tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 48 cm
    Larghezza: 37 cm
  • ATTRIBUZIONI Cefaly Andrea (1827/ 1907): pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE MARCA – Museo delle arti Catanzaro
  • LOCALIZZAZIONE MARCA – Museo delle arti Catanzaro
  • INDIRIZZO Via Alessandro Turco, 63, Catanzaro (CZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Opera di Andrea Cefaly (Cortale 1827-1907) una delle figure più interessanti della pittura calabrese della seconda metà dell’Ottocento, e una tra le personalità più originali dell’arte napoletana del periodo, anche per i suoi coinvolgimenti politici e sociali. A Napoli frequenta le lezioni letterarie di Francesco De Sanctis e Cesare Malpica, e infine segue la propensione per l’arte scrivendosi nel 1842 all’Istituto di Belle Arti, seguendo le lezioni di Giuseppe Bonolis, Filippo Marsigli e Giuseppe Mancinelli, fervidi rappresentanti di una tendenza che avversando ogni forma di classicismo accademico rinnovò presto la pittura napoletana. Cefaly è affascinato dalla libera scuola di pittura di Giuseppe Bonolis, uno dei primi avamposti artistici delle declinazioni del pensiero di Francesco De Sanctis, e dalla riforma naturalistica di Filippo Palizzi e del fratello Giuseppe. Mentre nel 1854 fu allievo di G. Mancinelli insieme a A. Martelli, A. Migliaccio, F. Sagliano, iniziando un periodo di intensa ricerca volto a dar vita ad una nuova pittura antiaccademica, e alla realizzazione di un nuovo senso di realismo e verismo dell’arte. Questa tela fa parte della produzione del pittore eseguita durante il suo soggiorno tra Napoli e Portici incentrata su spunti di antica tradizione, approdando quasi ad un neo barocchismo, in cui la vena spiritualistica si fonde al naturalismo di matrice palizziana
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800007834
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2022
  • ISCRIZIONI in basso a destra - And:ª Cefaly - Andrea Cefaly - corsivo - a pennello - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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