deposizione di Cristo dalla croce
decorazione plastica,
1500 - 1510
Pala d'altare marmorea scolpita ad altorilievo raffigurante la Deposizione dalla Croce in alto ed in basso il compianto delle Pie Donne. La scena è definita da due colonne doriche con ornati alla base e fatigio con Dio padre benedicente a mezza figura. Tabernacolo a forma di tempietto esagonale con statuine raffiguranti S. Pietro e S. Paolo entro nicchie laterali. La parte inferiore della composizione (mensa d'altare, paliotto, mensole e pannellilaterali) è scolpita con decorazioni di tipo neoclassico (festoni, busti di cherubini tra volute, coppa floreali)
- OGGETTO decorazione plastica
- AMBITO CULTURALE Bottega Messinese
- LOCALIZZAZIONE Polistena (RC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è attribuita da Francesco Jerace (1924) allo scultore napoletano Giovanni da nola, tale attribuzione, che si basa sulla corrispondenza della pala di Polistena con quella eseguita dallo scultore per la chiesa di S. Giovanni a Carbonara a napoli e descritta dal De Dominici, è comfutata però dal Ceci (1925) in base a ragioni di ordine cronologico (la pala di Napoli fu eseguita prima del 1549, quella di Polistena rislae agli inizi del XVI secolo). Di conseguenza l'autore riferisce l'opera ad ignoto di scuola gaginesca, tesi accettata anche dal Cappelli (1934). E' evidentemente errata l'attribuzione a giovanni da Nola per l'assoluta mancanza di corrispondenze artistiche, da accettare invece il riferimento all'ambiente siciliano, anche se tale riferimento va sportato cronologicamente, in quanto già alla fine del XV secolo con la morte di Gagini, scompaiono in Sicilia le botteghe gaginesche. L'opera va quindi attribuita ad ignoto scultore di ambiente messinese della prima metà del XVI secolo. Dall'epigrafe inserita nel finaco dell'altare, si ricava che la pala fu trasportata da Gioia tauro a Polistena in epoca imprecisata, dopo il terremoto del 1783 che distrusse la chiesa, l'opera fu disseppellita dalle macerie e rimesa in opera dal Principe di Ardore che fece apporre l'iscrizione. A quell'epoca risalgono i rifacimenti in stile neoclassico della parte inferiore (altare, mensole). I tre gradini in porfido che risalivano alla sistemazione ottocentesca della pala, sono stati recentemente sostituiti da un rozzo basamento in marmo, attualmente giacciono in frammenti ammassati fuori dalla chiesa
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1800003017
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI pannello laterale destro - D. O. M./ ALTARE HOC AC IMAGINES/ CELEBRE EX MARMORE OPUS/ ANNO MDIII EXCULPTUM/ TAURANIS EX ORIS/ FRACTA UBI APPLICUIT RATIS/ MAIORI HUIUS URBIS AEDE/ LOCATUR/ TERRAEMOTUS MDCCLXXXIII/ RUINIS LAESUM/ PASSIM IACUIT I NOE NEGLECTUM/ NUNC DENUO REPARATUM/ PIETAS HEIC A. MDCCCXXIII/ EREXIT - a solchi - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0