altare - a edicola, opera isolata - bottega Italia meridionale (seconda metà sec. XVIII)
altare a edicola
ca 1750 - ca 1799
La mensa dell'altare è semplice, presentando, come unico elemnto decorativo, al centro del paliotto uno stemma gentilizio; l'alzata è, invece, costituita da due colonne tortili, riccamente decorate con motivi vegetali, sormontate da una conchiglia con la testa di un putto; la parte dell'alzata, addossata alla nicchia, è costituita due lesene decorate, che presentano lo stemma dell'Ordine dei francescani
- OGGETTO altare a edicola
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MATERIA E TECNICA
legno/ intarsio/ doratura/ pittura
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Meridionale
- LOCALIZZAZIONE Calvello (PZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Dalla relazione di restauro apprendiamo che l'opera consta di elementi lignei che appartengono a due diversi momenti: i pezzi che incorniciano la nicchia, montati a muro, sono dell'edizione cinquecentesca, mentre i restanti pezzi sono dell'edizione seicentesca (rest. Lorenzoni). Indubbiamente la divisione in due momenti per la realizzazione di quest'opera è elemento interessantissimo, anche se non concordo con la datazione proposta. In primis, mi sembra giusto rilevare come la parte più antica presenti, sulle lesene, una decorazione identica a quella che divide, per esempio, il S. Giacomo e il S. Leonardo nell'affresco di S. Maria degli Angeli, realizzato dal Todisco nel 1616. Inoltre, la presenza dello stemma dell'Ordine francescano, alla base dell'alzata, induce inevitabilmente a datarlo dopo il 1588, anno dell'arrivo dei frati a Calvello (De Bonis, 1982, p. 24). Un ulteriore confronto per la parte più antica dell'alzata di quest'altare può essere fatto con quella dell'altare, presente nella chiesa di S. Giuseppe, sempre a Calvello, opera più tarda, per De Bonis, del 1657 (De Bonis, 1982, p. 59), per me, del 1653. Infine, mi sembra opportuno osservare come, nel periodo in cui la chiesa era francescana, essa abbia subito soprattutto due grandi cambiamenti, e precisamente, nel secondo quarto del Seicento, quando venne realizzata buona parte delle le pitture murali che la rivestono, e nella seconda metà del Settecento, quando vennero realizzati gli altari e parte degli arredi lignei. Sono questi elementi che m'inducono a ritenere la parte più antica dell'altare del secondo quarto del Seicento. Discorso simile va fatto per l'altare e l'alzata: sul paliotto dell'altare è presente uno stemma, un leone sormontato da tre stelle, che se identificato potrebbe permettere di capire il committente (sembrerebbe si tratti dello stamma della famiglia Nardone che, nel 1753, edifica a Calvello il proprio palazzo); l'alzata è, invece, costituita da due colonne riccamente decorate, sormontate da un moscherone, costituito da una conchiglia e da una testa di putto, che richiama quelli presenti sul secondo e terzo altare della navata destra. Petrizzi ritiene che gli apparati lignei siano stati realizzati nel sec. XVIII (Petrizzi, 1996, p. 60), in contemporanea con gli altari di stucco (Petrizzi,in Ins. francescani, 1988, p.45). Questa datazione mi sembra la più convincente, vista la ricchezza delle decorazioni che fanno pensare che l'opera sia stata realizzata in epoca tardo barocca o, meglio, in pieno Rococò. E' probabile che la stessa bottega abbia realizzato anche l'altare ligneo che copre l'absidiola di destra. Un ulteriore confronto per quest'opera, credo, possa essere effettuato con l'alzata dell'altare ligneo del Santuario di Monteforte ad Abriola, opera la cui ancona è ritenuta seicentesca, mentre la mensa dell'altare è datata al 1743 (Colella- Settembrino, 2000, fig. 6). Altro confronto, per l'alzata, indicativo di un medesimo gusto per la finezza dell'intaglio, può essere effettuato con l'altare maggiore della chiesa del convento di S. Chiara a Ferrandina, opera del sec. XVIII (Insediameti francescani in Basilicata, I, p. 54)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700135442
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
- DATA DI COMPILAZIONE 2005
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0