ostensorio - a raggiera - bottega napoletana (sec. XVIII)

ostensorio a raggiera, post 1772 - ante 1772

Base a campana è articolata in vari comparti da nervature, e presenta una lobatura mistilinea con fregi d'acanto e a i lati un mascherone alato; al centro è un elaborato gioco di girali con carnosa palmetta ventagliata; ai lati una protome vegetale molto ricurva; una lobatura gradinata e mistilinea con volute limita la base; il fusto è ripartibile in una sfera dorata, avvolta in un tripudio di nuvole e testine alate, con gruppo di figure muliebri fuse, che sorreggono un dorato Sacro Cuore raggiante; la raggiera è composta da un doppio rodine di raggi; la teca è coronata da grappoli d'uva e volute e impreziosita da una incastonatura continua a notte di 44 rubini, tagliati a tavola; alla sommità un timpano spezzato a volute mosse e affrontate e un mazzo di spighe strette da un elegante fiocco settecentesco

  • OGGETTO ostensorio a raggiera
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
  • MISURE Diametro: 27
    Altezza: 75
  • AMBITO CULTURALE Bottega Napoletana
  • LOCALIZZAZIONE Genzano di Lucania (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella Visita Pastorale del 1873 l'ostensorio è riportato come: "Una sfera di argento, compresi i cristalli, e la mezza lunetta indorata, once venti; piede della stessa compreso il legno interno, once ventotto". Il bollo camerale, privo della corona, venne usato dal 1700 fino al 1808, anno di abolizione della Corporazione per volontà dei Francesi. E' oscuro il nome dell'abile e geniale esecutore che elaborò una composizione tanto ricca di fregi decorativi ed effetti cromatici che vanno dal chiarore lunare al giallo solare dei raggi e al vermiglio dei rubini. L'ostensorio "a sole", pur realizzato in ambito già sensibile al gusto neoclassico, rientra nei tipici ostensori napoletani del primo '700, che "...meritano di essere ricordati perchè realizzati sempre con molta cura; sono leggeri e geniali di concezione, ricchi di un particolare linguaggio simbolico, ravvivati spesso da rapporti in oro, argento dorato e applicazioni a volte di grandi e piccole pietre (cfr. Lipinsky A., Novara, 1965, p. 70). La tipologia del magnifico e superbo ostensorio è chiaramente partenopea, non solo pe la sublime decorazione della base e la ricca profilatura del finestrino a doppio ordine di raggi, con delizioso effetto cromatico, ma anche per la presenza di emblemi eucaristici a coronare la teca e la sostituzione del fusto con gruppi di figure a tutto tondo, simboleggianti Angeli, Santi e Virtù Teologali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700126669
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
  • ISCRIZIONI bordo della base - S.M.A.F. CILENTI - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - post 1772 - ante 1772

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE