Cristo alla colonna

dipinto, ca 1643 - ca 1648

Festoni di mele verdi, legati da nastri bianchi, sottolineano le nervature della crociera, decorata da arabeschi rossi e gilalli su fondo bianco; nelle vele in direzione nord-sud, due riquadri con lati raffiguranti Sansone e Cristo alla colonna

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Convento di S. Antonio da Padova
  • INDIRIZZO Piazza San Pio X, Tricarico (MT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE V. di Cicco, in un breve articolo del 1896, nomina per la prima volta gli affreschi del chiostro di Sant'Antonio, citando una partedell'iscrizione sovrastante la porta d'ingresso, ai suoi tempi ancora in parte leggibile: pictor Joseph Sciarra Tricaricus pingebat A.D. 1648. Basandosi su ciò, lo studioso e tutta la critica seguente attribuiscono allo Sciarra l'intero ciclo di affreschi, senza tener conto di varie date che compaiono sulle volte tra cui, in modo particolare l'ultima, 1643 apposta sotto l'autoritretta di Ilario di Montealbano, frate minore e lettore generale del convento di Sant'Antonio. Tale data fa supporre che a quell'epoca lo schema decorativo delle volte, ripartite in tondi, quadrilobi e riquadri raffiguranti episodi della vita di Sant'Antonio tratti, da stampe popolari del XVII secolo, Storie dell'Antico e del Nuovo Testamento, ritratti di Santi e di Padri del Convento, fosse quasi del tutto completo, tanto più che accanto al ritratto di Ilario di Montealbano, compare quello di Jeronimo Avigiano, Rettore Generale e frate minore "Actualis". Si potrebbe quindi avanzare l'ipotesi che Ilario da Montealbano, discreto frescante, abbia dipinto non solo il proprio, ma tutti i ritratti degli altri Padri del Convento, e che mediocri artisti locali abbiano lavorato nel resto delle volte. Più tardi sarebbe stato chiamato Giuseppe Sciarra, che doveva godere a Tricarico di una certa fama, per illustrare le lunette delle pareti con i miracoli di Sant'Antonio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700123908
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
  • ISCRIZIONI cartiglio del riquadro superiore - FECERUT SASON (...)RE(...) AS(...)COLUNAS(...) - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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