paramento liturgico, elemento d'insieme - manifattura napoletana (sec. XIX)

paramento liturgico,

Parato composto da: 14 pianete, 2 piviali, 14 stole, 15 manipoli, velo da calice e velo omerale. Ricamo eseguito in oro a punto pieno e per applicazione di fili lanciati variamente fermati. Galloni ricamati. Frangia con gonna sfilata di cordonetto dorato. Allo scudo tre nappe in oro filato. Fodera cucita a mano, in tela di lino; in 9 pianete è di cotone giallo. Stemma cimato dalla croce patriarcale e sormontato da cappello vescovile

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione
    seta/ gros de Tours/ laminatura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Napoletana
  • LOCALIZZAZIONE Venosa (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Come ricordano gli stemmi collocati sul parato, esso venne donato alla Cattedrale da Monsignor M. de Gattis da Rogliana che , promosso alla sede Vescovile di Venosa il 2 ottobre 1837, rimase in carica fino al 23 aprile 1847. Assistito dal Vicario Generale don Francesco Maja-Orsini, egli, in meno di un lustro, profuse 8000 ducati per il Seminario (aperto nel 1843 con 60 alunni), ne spese altri 2000 per sacri arredi ed argenterie da donare oltre che alla Cattedrale, ai vari paesi della Diocesi ed altrettanti per ampliare l'Episcopio e circondare di mura il giardino; progettò, inoltre, l'intero restauro della Cattedrale lasciando alla sua morte 18000 ducati (1/3 ai poveri della provincia, 1/3 per lavori alla Cattedrale e 1/3 per il Seminario). I riferimenti storici trovano corrispondenza nell'analisi tecnico-stilistica dei ricami che ornano il parato. La decorazione caratterizzata da leggerezza e gracilità strutturale, oltre che da una certa staticità d'impostazione, risponde difatti in pieno allo stile dei primi decenni dell'Ottocento; i motivi adottati e la tecnica esecutiva denotano la provenienza del manufatto da un laboratorio di ricamatori napoletani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700040549-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
  • STEMMI in basso al centro - vescovile - Stemma - De Gattis Michele - Scudo troncato da fascia ricurva indivisa, nel campo superiore tre gigli, in quello superiore gatto che mangia un serpente
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE