ostensorio - a raggiera - bottega napoletana (primo quarto sec. XVIII)

ostensorio a raggiera, post 1700 - ante 1724

Piedini: a volute fogliacee che s'intervallano ad altre minute. Base: a campana e sostegno interno ligneo; decorazione: due figure fuse a tutto tondo che simboleggiano due delle Virtù Teologali si alternano a due cartigli, delimitati da volute contrapposte,comprendenti rispettivamente un ostensorio ed uno stemma. Fusto: sfera fusa in argento dorato costellata da stelle nelle cui parti anteriore e posteriore sono incisi, rispettivamente, il sole e la luna e su cui si erge la terza Virtù teologale. Raggiera: caratterizzata da una ricca decorazione fitomorfa in argento dorato. Fastigio: minuto podio con timpano lobato e crocetta polilobata in argento dorato. Lungo il fusto e sul rovescio della raggiera è presente la saggiatura

  • OGGETTO ostensorio a raggiera
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
  • MISURE Altezza: 78
  • AMBITO CULTURALE Bottega Napoletana
  • LOCALIZZAZIONE Acerenza (PZ)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'ostensorio venne donato al Capitolo della Cattedrale dall'Arcivescovo Nicola Filomarino. Questi, patrizio napoletano, appartenente ai principi Della Torre e monaco della Congregazione di S.Pietro Celestino, fu nominato Arcivescovo della diocesi di Acerenza e Matera il 6 giugno 1763 ed ivi rimase fino al...quando per volere di re Ferdinando IV fu trasferito alla diocesi di Caserta. Nell'Inventario datato 7 gennaio 1866, tratto dalle "Conclusioni Capitolari", è riportato "Una magnifica sfera tutta d'argento, donata da Mons.Filomarino a questa Chiesa Metropolitana". Il superbo ostensorio è di chiara matrice napoletana per la presenza del bollo dell'Arte degli Orafi, prima del millesimo, e per il marchio consolare attribuito al maestro argentiere Francesco Cangiani, eletto console negli anni 1701, 1704, 1709, 1712, 1715, 1718 (cfr.E.e C. Catello, Argenti napoletani dal XVI al XIX sec., Napoli 1973, p.97). Anche la tipologia dell'ostensorio è prettamente partenopea, non solo per la ricercata decorazione della base e la ricca profilatura del finestrino, ma per il fregio decorativo dell'uva e del maniplo di spighe, simboleggiante l'Eucarestia, molto diffuso negli ostensori napoletani del '700 che secondo il Lipinsky "meritano di essere ricordati perché lavorati sempre con molta cura, sono leggeri e geniali di concezione, ricchi di un particolare linguaggio simbolico, ravvivati spesso da rapporti in oro ed argento dorato e da applicazioni a volte di grandi e piccole pietre (cfr.A.Lipinsky, Oreficeria e argenteria in Europa dal XVI al XIX sec., Novara 1965, p.70)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1700020021
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata
  • ENTE SCHEDATORE C337 (L.160/88)
  • STEMMI nodo, cartiglio anteriore - vescovile - Stemma - Filomarino - Partito, semitroncato a sinistra; una banda è composta da tre sbarre lisce ed operate alternate a cinque gigli francesi; l'altra banda ha nella parte superiore delle linee orizzontali, mentre nella parte inferiore vi è la continuazione delle sbarr
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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