cavaliere cristiano

pupo da cantastorie,
Chiarenza Alfio (notizie Ultimo Quarto Sec. Xx)
notizie ultimo quarto sec. XX

Il pupo è sostenuto da un ferro direttore passante dalla testa e agganciato al busto, per l’impugnatura e per la movimentazione in scena. Un tirante metallico permette il movimento del braccio destro del pupo, un filo è agganciato al braccio sinistro. Il corpo del pupo è realizzato in legno e stoffa: busto, arti inferiori e avambracci e mani sono in legno; per agevolare i movimenti gli avambracci sono collegati alle spalle da strisce di stoffa. Il pupo presenta volto in legno scolpito; indossa un'armatura in banda stagnata sbalzata; in testa un elmo. Nella mano destra regge una spada, nella sinistra uno scudo. Tecnica di animazione: manovra dall'alto sul modello delle marionette catanesi

  • OGGETTO pupo da cantastorie
  • MATERIA E TECNICA banda stagnata/ sbalzo
    cotone/ laminatura
  • ATTRIBUZIONI Mosca Cataldo (1944/ 2023): costruttore
    Chiarenza Alfio (notizie Ultimo Quarto Sec. Xx): scultore, decoratore
    Rutigliano Anna (notizie Inizio Sec. Xxi): sarto
  • LOCALIZZAZIONE casa privata
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Esemplare della Collezione di pupi e marionette a filo “Aldo Mosca”, costituita dall’omonimo collezionista di Corato nel corso della propria attività di marionettista in un arco cronologico fra gli anni Settanta del XX secolo e l’inizio del XXI. La collezione si compone un centinaio di beni, sia tradizionali pupi ispirati alla tradizione siculo-catanese, sia marionette a filo secondo il modello di Praga, sia fondali teatrali, opere realizzate con la collaborazione di artigiani, scultori, costumisti teatrali e pittori locali. Oltre ai beni materiali, ovvero agli oggetti di scena, a corredo dell’attività teatrale sono da annoverare testi e canovacci scritti dallo stesso Mosca e arricchiti da musiche ed effetti speciali. Dal 1973 Aldo Mosca riporta in auge gli spettacoli dell’“opra dei pupi” con un repertorio rinnovato nei copioni e nell’impianto scenografico, ponendosi come erede morale della tradizione del teatro dei pupi che si era diffuso anche in Puglia dalla fine dell’Ottocento con l’arrivo delle prime compagnie di pupari di provenienza sia siciliana che napoletana. La famiglia Immesi, di scuola catanese, si era affermata stabilmente fra Corato e Barletta, portando in scena sia le gesta dei paladini di Francia sia fatti legati alla storia locale. Con la morte di Filippo Immesi, ultimo erede della tradizione catanese e il crollo del teatro stabile di Corato, il secondo dopoguerra sembrava segnare un declino della pratica degli spettacoli dei pupi. Affascinato dal genere e assiduo spettatore fin da giovane, Aldo Mosca riprende la tradizione del teatro di figura che, con la compagnia “Rinaldo in campo” attiva dal 2003 al 2012, affianca al classico filone epico-cavalleresco, con le lotte tra Saraceni e Cristiani e le avventure di Orlando e Rinaldo, il genere fiabesco, da Pinocchio a Cenerentola. Direttore artistico della compagnia, Mosca è stato sia abile marionettista (di sua mano la struttura e le armature dei pupi), sia innovatore nella revisione delle tecniche di manovra delle marionette a filo. Il pupo in oggetto raffigura un cavaliere cristiano, figura generica utilizzata per la messa in scena di differenti copioni
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1600388531
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bari
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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