allegoria della Vittoria come aquila

monumento ai caduti a cippo 1922 - 1922

In una delibera del 22 marzo 1922, si apprende che il commissario prefettizio Emilio Petrocelli, da poco insediatosi in città, elargì la modesta cifra di £.1.000, a titolo di contributo dell'amministrazione comunale per l'erigendo monumento ai caduti. Promosso dai cittadini metesi e da loro finanziato, grazie anche ai proventi di un'apposita lotteria e alla partecipazione di alcune autorità, il monumento, ad oggi non ancora noto agli studiosi, si aggiunge al catalogo delle opere dell'artista calabrese Giuseppe Renda. Sue certamente le parti in bronzo, l'aquila e i rilievi, su ciascuno dei quali è incisa la firma. Il disegno del cippo in travertino, invece, è da ascriversi a un ingegnere o costruttore locale che lascia il suo nome sul retro del basamento. Inaugurata probabilmente nel maggio del 1922, come si legge nella citata delibera, l'opera commemorativa fu completata da Renda ai tempi della presentazione del primo bozzetto, poi scartato, per il Monumento ai caduti di Castellammare di Stabia. Il modello prevedeva un gruppo di tre figure e quattro bassorilievi rappresentanti la guerra terrestre, la guerra aerea, la guerra marittima e la preparazione civile alla guerra, con il lavoro delle officine e dei cantieri. Temi visibili anche nei bassorilievi del monumento metese

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