Madonna con Bambino e Santi

dipinto,

La Madonna con il Bambino è raffigura al centro, assisa sulle nubi e circondata da angeli; ai due lati, in basso, S. Francesco, con il libro e la croce, e Santa Chiara, alla quale un putto porge una pisside

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Atripalda (AV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, sconosciuta alla critica, si presenta ricca di riferimenti ad altri dipinti del De Majo; il Bambino, ad esempio, ricorda quello della Gloria di San filippo Neri nella parrocchia di Sant'Antimo (cfr. M.A. Pavone Aggiunte al "Paolo De Majo", in studi di storia dell'artein memoria di MArio Rotili, Napoli, Banca Sannitica, 1984,pp.491-502; pp.491-493, tav.CCXXXVII fig.1), degli inizi degli anni '30; e rimanda anche all'individuazione tipologica che si manifesterà in chiave demuriana nella Sacra Famiglia realizzata a Napoli per i Padri della Missione ai Vergini ( M.A. Pavone, Aggiunte cit p.493; cfr. anche dello stesso autore Paolo de Majo, Napoli, sen, 1977, Figg. 21 e 23); e così la tipologia del capo ricoperto dal manto deriva da quello la Vergine nella solimenesca Fuga in Egitto del Solimena per santa Maria Donnalbina (M.A. Pavone AggiunteP. 493) D'altra parte il S. Francesco se nel gesto sembra rinnovare l'invito di san Giovanni nella tela con la Gloria di San Filippo Neri della parrocchiale di S. Antimo (Napoli) databile agli inizi degli anni '30 tipologicamnete è assai vicino al santo vescovo della Madonna con Bambino e Santi nella chiesa di S. Gennaro a Mugnano del Cardinale (1762) (cfr. M.A. Pavone Paolo De Majo cit. fig.41). Riferimenti che si estendono, come si come vede, ad un arco temporale di circa 40 anni. Ma se si Mnsidera in primo luogo che il culto mariano, specie quello di santa Maria della Purità, ebbe nuovo vigore con la pubblicazione, nel 1750 delle Glorie di Maria di Sant'Alfonso Maria de' Liguori ( i cui rapporti con il De Majo sono stati ampiamente indagati; cfr. il III capitolo del già citato Paolo de Majo del Pavone e d'altra parte, che nel dipinto ancora si avvertono le ombre densissime di filiazione pretiana ( cfr. M.A. Pavone Aggiunte cit, p.492)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500233368
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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