martirio di San Sabino

dipinto 1629 - 1629

L'opera raffigura tre scene di martirio dei Santi Ippolisto e compagni; in particolare, Sant'Ippolisto che predica presso il tempio di Diana, il cui simulacro, secondo la leggenda, in quell'occasione rovinò , uccidendo molti cittadini infedeli, al centro in alto, Sant'Ippolisto getta il turibolo offertogli dal pontefice Battillo per sacrificarlo a Giove; in basso, il Santo legato alla coda di un toro che lo trascina fino alla riva del Sabato; a destra, i soldati inferociti mozzano il capo al martire

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Italia Meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Atripalda (AV)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco che, come si rileva dall'iscrizione, venne staccato per volontà del barone Francesco De Donato nel 1887 durante la ricognizione delle spoglie di san Romolo, dietro il cui altare era collocato, risale probabilmenteal 1629, ovvero all'epoca dei radicali interventi attuati dal principe Caracciolo Rossi e dal fratello Tommaso, arcivescovo di Taranto, nella cripta (cfr. L. Cassese Specus Martyrum di Avellino, 1930 p. 6 e 23)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1500226236
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Salerno e Avellino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Salerno e Avellino
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI QUESTO AFFRESCO/ DEL MARTIRIO DEI SANTI/ IPPOLISTO E COMPAGNI/ RIMOSSO DAL DORSO DELL'ANTICO ALTARE/ DI SAN ROMOLO/ FU QUI COLLOCATO DAL BARONE D. FRANCESCO DE DONATO - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1629 - 1629

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE