medaglia commemorativa - ambito italiano (seconda metà XX)
medaglia commemorativa,
post 1968/00/00 - ante 1968/00/00
Medaglia costituita da una croce greca con decorazioni a rilievo. Sul diritto al centro è presente, in cornice circolare, una stella a cinque punte contornata dalla scritta "ORDINE DI VITTORIO VENETO", i bracci della croce sono decorati con foglie di quercia. Sul rovescio è presente, al centro, un elmetto Adrian e i bracci della croce sono decorati con foglie d'alloro. Il nastro è caratterizzato dai colori della bandiera italiana ai lati ed una riga azzurra centrale
- OGGETTO medaglia commemorativa
- AMBITO CULTURALE Ambito Italiano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Casa Petruccelli
- INDIRIZZO Via Palermo 9, 11, Sant'Elia a Pianisi (CB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’Ordine di Vittorio Veneto è un'onorificenza commemorativa italiana istituita nel 1968; benché formalmente non abrogata, essa di fatto è in quiescenza in quanto dal 2008 non vi sono più persone viventi insignite o insignibili della stessa. L'ordine fu istituito con legge 263/1968 nel cinquantenario della vittoria italiana nella prima guerra mondiale al fine di «esprimere la gratitudine della Nazione» a tutti i soldati italiani che avevano combattuto almeno sei mesi durante la prima guerra mondiale, agli insigniti della croce al merito di guerra e ai combattenti eventualmente ancora viventi delle guerre precedenti (art. 1). Essa era destinata a tutti i reduci che, alla data del 1º gennaio 1968, fossero ancora viventi e godessero dei diritti civili e politici; oltre al diploma di riconoscimento, la legge prevedeva anche, per gli aventi diritto con reddito non superiore al minimo imponibile previsto ai fini dell’imposta complementare, un assegno vitalizio senza reversibilità di 50 000 lire annue (art. 5), pagabili in due semestralità il 30 giugno e il 20 dicembre; l’unica forma di reversibilità prevista era, in caso di morte del beneficiario, un’ulteriore annualità del vitalizio versata alla vedova o ai figli superstiti; la legge previde che potessero beneficiare dell’assegno e dell’onorificenza anche quei combattenti dell’esercito austro-ungarico che avessero partecipato alla guerra nel periodo 1914-18 e che fossero divenuti cittadini italiani per annessione dei territori conquistati. Benché spettante di diritto, non era concessa automaticamente, in quanto l’onere di richiederla era in capo al reduce avente diritto, che doveva farne richiesta tramite il comune di residenza (art. 4). A capo dell’ordine, che prevedeva una sola classe, quella di cavaliere (art. 2), fu designato il presidente della repubblica (il primo a presiederlo fu il Capo di Stato dell’epoca, Giuseppe Saragat); il consiglio dell’ordine, che valutava le domande, era presieduto da un militare delle forze armate di grado equivalente a generale di corpo d'armata, da altri quattro membri militari aventi il grado di generale o ammiraglio, e dal presidente dell’Associazione nazionale combattenti e reduci (art. 3). Essendo un Ordine che assegnava riconoscimenti ai reduci di un evento concluso mezzo secolo prima della sua istituzione, il numero dei suoi insigniti andò via via assottigliandosi con il passare degli anni fino alla sua quiescenza de facto avvenuta il 26 ottobre 2008 con la scomparsa dell’ultimo insignito ancora in vita, Delfino Borroni
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400081455
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI Diritto; al centro circolarmente - ORDINE DI VITTORIO VENETO - capitale - a rilievo - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0