elmetto - ambito francese (prima metà XX)

elmetto, post 1915/00/00 - ante 1918/00/00

Elmetto Adrian mod. 15 in dotazione all'esercito italiano (fanteria) durante la prima guerra mondiale, di colore grigio-azzurro, dotato di calotta di protezione, crestina posta superiormente alla calotta, visiera e fregio frontale con sigla RF

  • OGGETTO elmetto
  • MATERIA E TECNICA acciaio/ verniciatura
    acciaio/ stampaggio a freddo
  • AMBITO CULTURALE Ambito Francese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Casa Petruccelli
  • INDIRIZZO Via Palermo 9, 11, Sant'Elia a Pianisi (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Elmetto posseduto da Colavita Francesco - soldato 93° reggimento fanteria, originario di Sant'Elia a Pianisi nato il 13 dicembre 1892 disperso l'11 novembre 1915. Lo scoppio della 1^ Guerra Mondiale vide l'Esercito Italiano entrare in campo il 24 maggio 1915 con l'avanzata oltre il confine. L'equipaggiamento dei nostri soldati rispettava i canoni del tempo. Un solo particolare mancava quasi completamente fra le voci dei materiali distribuiti: l'elmetto. Diciamo quasi completamente poiché erano presenti per la Cavalleria di Linea ed i Dragoni dei bellissimi elmi con cimiero che avevano più funzione decorativa che altro. Ma la terribile guerra di trincea contro le posizioni asburgiche aggrappate ad Alpi e prealpi, obbligò la scelta di un copricapo che proteggesse la testa, primo bersaglio aldilà di un riparo e del bordo delle trincee. Nell'autunno del 1915 i primi caratteristici elmetti in livrea francese, grigio-azzurra con la granata fiammeggiante ornata della sigla RF (Republique Francaise) sul davanti venivano distribuiti ai reggimenti in prima linea. L'elmetto, che sarà denominato dopo la guerra "Modello 15" si componeva di una calotta, una visiera anteriore ed una posteriore ed un cimierino che fungeva da copertura dello sfiatatoio.I diversi pezzi erano incastrati e fermati da chiodi o coppiglie. Quasi sempre di fattura artigianale, vennero accompagnati anche da insegne di grado dipinte sul lato del casco. Bersaglieri e Alpini si industriarono a fissarvi piumetti e penne anche se questi ultimi a dire il vero usarono assai poco l'elmetto. Sul finire della guerra, la tenuta dei combattenti, ripulita da ogni orpello e resa essenziale dall'esperienza di tre anni di trincea, completò l'elmetto con un telino antiriflesso che riportava ricamato a macchina almeno il numero identificativo del reggimento sovrastato dalla corona reale. Nel dopoguerra l'elmetto venne guarnito da insegne metalliche e non fu sostituito se non all'inizio degli anni trenta dai modelli "31", sperimentale e dal definitivo "modello 33"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400081448
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI parte frontale, al centro - RF - capitale -
  • STEMMI parte frontale, al centro - di fabbrica - Emblema - 1 - granata fiammegiante ornata dalla sigla RF (Republique Francaise)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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