San Benedetto risana uno storpio
disegno preparatorio,
post 1750/00/00 - ante 1799/00/00
Belisario Corenzio (attribuito)
notizie 1558/ 1646
Dieci figure con al centro il Santo, in primo piano una donna inginocchiata, ai lati due figure sedute. Sullo sfondo un colonnato
- OGGETTO disegno preparatorio
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MATERIA E TECNICA
carta avorio/ pittura a tempera
carta avorio/ acquerellatura
carta avorio/ biacca
carta avorio/ carboncino
- AMBITO CULTURALE Ambito Napoletano
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ATTRIBUZIONI
Belisario Corenzio (attribuito): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
- LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
- INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Benedetto Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. Per la tecnica ed il tipico allungamento delle figure il presente disegno si collega ad analoghe prove di Belisario Corenzio, in particolare all’Elevazione della Croce presso il museo Capodimonte a Napoli. E’ possibile che il foglio sia da porre in relazione con la decorazione della volta della chiesa napoletana dei Santi Severino e Sossio, distrutta e sostituita dagli affreschi di Francesco De Mura dopo il terremoto del 1732. In origine è stato attribuito un unico numero di inventario il 34112 a cinque disegni, raffiguranti soggetti diversi, incollati tra loro. Durante il restauro eseguito nel 1992 si è provveduto a staccare dal foglio principale, proveniente da un album, gli altri disegni. Successivamente sono stati attribuiti i numeri di inventario: inv. 34112 (scheda di catalogo 1400081023); inv. 34112/3 (scheda di catalogo 1400081021); inv. 34112/2 (scheda di catalogo 1400081022) e inv. 34112/4 (scheda di catalogo 1400081024)
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080704
- NUMERO D'INVENTARIO 34112/1
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda di restauro (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0