studio per un putto

disegno studio, post 1775/00/00 - ante 1792/00/00

putto a mezzo busto incoronato da una ghirlanda di fiori che regge una cornucopia con il braccio sinistro

  • OGGETTO disegno studio
  • MATERIA E TECNICA carta avorio/ acquerellatura
    carta avorio/ matita grassa
    carta avorio/ sanguigna
  • MISURE Altezza: 314 mm
    Larghezza: 227 mm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Napoletano
  • ATTRIBUZIONI Fischetti Fedele (attribuito): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
  • LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
  • INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Benedetto Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. Questo foglio è chiaramente rapportabile ai fastosi cicli decorativi dipinti su tela e soprattutto ad affresco da Fedele Fischetti a partire dal 1770 circa. In particolare in questo Erote è pienamente percepibile la piena adesione ai dettami della classicizzazione del linguaggio barocco promossa dal Vanvitelli, che fu il principale fautore del coinvolgimento di Fischetti nelle decorazioni commissionate per i siti reali. La sobria ma suntuosa intonazione classicistica del foglio trova particolare riscontro nelle analoghe figure reperibili negli affreschi con Geni e Allegorie della volta del palazzo Casacalenda a Napoli, o nell’Allegoria della primavera nella volta del palazzo Caracciolo di Torella a Napoli. Il disegno è stato utilizzato per operazioni di ricalco, che hanno lasciato un’incisione su tutti i principali contorni. Tale elemento, unitamente alle ragguardevoli dimensioni del foglio ed al grado di dettaglio delle ombreggiature e dei colori, fa supporre che sia stato utilizzato dallo stesso Fischetti per una specifica parte di una sua composizione. E’ possibile che il foglio sia entrato nella bottega di Ciriaco Brunetti nell’ultimo periodo della sua attività, sullo scadere del secolo, quando circolava nell’ambiente napoletano una crescente quantità di grafica, incrementata dall’istituzione dell’Accademia Reale del Disegno nel 1752, che comportò l’allargamento della diffusione a Napoli delle tecniche di lavoro fondate sul disegno
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080683
  • NUMERO D'INVENTARIO 34091 ( I 5/89)
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda di catalogo (1)
    scheda di catalogo (2)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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