paesaggio agreste con case e cartella decorativa (recto A)
Trattasi di due fogli del taccuino, il foglio con in alto, a destra, il numero sei ha disegni su entrambe le facce, sulla facciata recto un angolare di volta a quadrature architettoniche con coppia di grifi e mascherone nell’angolo inferiore destro. Tritone in alto a destra. All’esterno della riquadratura sono due abbozzi di cartelle decorative. Sul verso tre variazioni su uno schema di mensola, un fastigio ornamentale sviluppato solo nella metà verticale destra, ed altri due abbozzi. Il foglio con in alto, a destra, il numero sei è disegnato su entrambe le facce, sul recto: con angolare di volta a quadrature architettoniche con conchiglia rocaille in angolo inferiore sinistro, sotto cui è un mascherone con giara. Nell’angolo superiore è una figura mitologica volante, alata. Superiormente è un paesaggio agreste con case. Sul verso: in alto è una mezza cartella, con orientamento diverso rispetto al foglio, disegnata solo nella metà sinistra. Nella parte bassa è un paesaggio agreste con albero e case, terminate inferiormente in un motivo rocaille
- OGGETTO taccuino di disegni studi
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MATERIA E TECNICA
carta avorio/ acquerellatura
carta avorio/ inchiostro bruno
carta avorio/ matita
- AMBITO CULTURALE Ambito Molisano
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ATTRIBUZIONI
Brunetti Ciriaco (attribuito): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giacomo e Nicola Giuliani
- LOCALIZZAZIONE Castello Pandone Museo Nazionale del Molise
- INDIRIZZO Via Tre Cappelle, Venafro (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La raccolta, miscellanea di disegni, acquerelli, bozzetti, stampe etc. di vari artisti attivi nei secc. XVII e XVIII, fu recuperata nel 1983 presso le famiglie Iannadrea e Tirabassi, eredi dei Giuliani, Giacomo, padre, e Nicola, figlio, pittori e decoratori di Oratino (CB) operativi in ambito napoletano a cavallo dei secc. XIX-XX. Nicola, allievo di Morelli, la acquisì dagli eredi di Ciriaco Brunetti, pittore e decoratore oratinese attivo in tutto il Molise dalla prima metà del sec. XVIII agli inizi del XIX. Nel 1990 è stata acquistata dal MIBAC e custodita dalla locale Soprintendenza (specifiche dell’atto del 29/10/1990: 375 disegni su fogli singoli; un taccuino di 27 fogli, un taccuino di 21 fogli, un taccuino di 141 fogli, un volume rilegato contenente 54 fogli, 129 incisioni e 24 bozzetti ad olio su tela o cartone). Considerato che su un foglio sono stati realizzati più disegni-bozzetti-schizzi, il fondo è costituito da 700 disegni circa, di cui oltre la metà acquerellati, e da circa 330 stampe, italiane e tedesche, dei secc. XVI-XVIII. La collezione è composta da: disegni raccolti in n. 4 taccuini di Ciriaco Brunetti o Benedetto Brunetti, di varie dimensioni (n. 1 con figure di Santi e n. 3 con progetti per decorazioni); un album rilegato in pelle nel quale sono stati originariamente incollati circa 200 disegni di mani diverse (riportati a singoli foglio dopo il restauro). Vi sono inoltre: circa n. 200 studi per decorazioni in larga parte siglati o firmati da Ciriaco Brunetti; un gruppo di circa n. 70 accademie di nudo riconducibili alla bottega di Francesco Solimena; un gruppo di circa n. 30 disegni a soggetto sacro di Niccolò Falocco, pittore oratinese zio di Brunetti, allievo di Solimena, operativo a Napoli; n. 40 fogli di autori vari di ambito napoletano dei secc. XVI-XVIII (Balducci, Corenzio, Giaquinto etc.). L’importanza del fondo è data dalla sua unitarietà trattandosi di materiale di uso quotidiano, giunto quasi integro fino a noi, di un pittore gravitante in ambito provinciale, la cui produzione superstite è purtroppo oggi riconducibile solo ad una serie di dipinti, conservati in chiese molisane. Testimonia, inoltre, non solo la quotidiana, costante attività del Brunetti nell’ambito dei soggetti decorativi, ma anche l’operosa attività di una bottega oratinese in cui praticavano più esponenti dello stesso ambito familiare (Pietro, Beniamino, Benedetto e Stanislao Brunetti). Le opere, restaurate per oltre il 50% in tre fasi, dal 1992 al 1995 dai restauratori C. L. B. Borruso e P. Crisostomi, sono state custodite presso i depositi della Soprintendenza fino al 2015 anno di definitiva collocazione presso Castello Pandone di Venafro, dove, a rotazione, fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. Il taccuino pervenuto ha fogli numerati ma molti di essi mancano e la rilegatura si è sciolta. I due fogli, all’atto della ricognizione, sono stati ricollocati all’interno del taccuino. La qualità dei disegni rappresentati è alta, i soggetti raffigurati mostrano una varietà d’interessi e di intenti, oltre ai progetti per soffitti, l’attenzione del Brunetti sembra essere concentrata sugli elementi decorativi. Anche se mutilo l’importanza del taccuino, insieme agli altri tre rinvenuti, è notevole per la loro rarità, dal momento che pochi sono quelli conosciuti in ambito meridionale
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080653
- NUMERO D'INVENTARIO 34264 (I 21/267R A e D - I 21/267V B e C)
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2016
- ISCRIZIONI recto I 21/267R (A) : in alto a destra - 3 - Brunetti Ciriaco - numeri arabi - a inchiostro -
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda di catalogo (1)
scheda di catalogo (2)
scheda di catalogo (3)
scheda di catalogo (4)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0