lapide commemorativa,
Serie di dieci lapidi poste, per gruppi di due, sotto le grandi aperture che illuminano l’aula del Sacrario. Ogni coppia ha un supporto cementizio, che funge da cornice. Sul fronte, nella parte centrale, sono riportate le iscrizioni con i nomi dei defunti, il grado e il reggimento di appartenenza quando conosciuti, mentre in basso a destra la data di morte e il luogo in cui i soldati sono caduti, qualora noto. Le lettere incise sono riempite con colore rosso
- OGGETTO lapide commemorativa
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MATERIA E TECNICA
pietra di Trani/ incisione, sagomatura
- AMBITO CULTURALE Ambito Molisano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Monforte
- INDIRIZZO Piazza Santa Maria Maggiore, Campobasso (CB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE All’interno del Castello Monforte è ospitato il Sacrario Militare dei Caduti che fu realizzato tra il 1936 e il 1937 e inaugurato il 16 maggio 1937. Il Sacrario, ricavato in un vano a cui si accede da un vestibolo posto alla sinistra dell’ingresso, presenta un aspetto semplice e sacro: sulle pareti laterali lunghe sono poste le lapidi su cui sono indicati i dati anagrafici dei soldati e le loro mansioni nell’esercito, disposte in verticale. In fondo, al centro, è posto il piccolo ed essenziale altare. All’interno dell’aula, gli unici arredi che mostrano elementi decorativi e forme elaborate sono i manufatti lignei (quattro bracieri) e i manufatti in ferro battuto (corona funebre, croce e tripode con torcia). Le lapidi, poste a chiusura di loculi ricavati sulle pareti laterali lunghe rimuovendo parte della muratura, sono in totale 48, 25 sulla parete sinistra e 23 su quella destra. Inizialmente il Sacrario ospitò le salme di sedici militi caduti durante la Prima Guerra Mondiale, traslate dal cimitero cittadino nel giorno dell’inaugurazione con un lungo corteo che attraversò la città e il borgo antico fino al castello. A questi poi si aggiunsero, negli anni successivi, i resti di militari molisani caduti nel corso del Secondo Conflitto mondiale. Le lapidi sono disposte, occupando gli spazi di muratura liberi intorno alle grandi finestre che si aprono nelle pareti, per serie di dieci tra un’apertura e l’altra e per coppie negli spazi sottostanti. Le lapidi disposte in coppia sono evidentemente quelle realizzate in un secondo momento perchè ospitano salme dei caduti della Seconda guerra mondiale, a cui si aggiungono quella del sottotenente Vittorio Verdone, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, caduto nel 1911 durante la campagna di Libia la cui salma fu traslata nel 1955, e quella di Giovanni d’Ambrosio, caduto nel 1941, i cui resti rientrarono in patria nel 2006
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400080517
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 2020
- ISCRIZIONI centrale e in basso a destra - DI BARTOLOMEO ROSSINO/ CAP. MAGG. 61° REGG.TO FANTERIA/ 11 1 1942 FRONTE LIBICO - a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0