progetto di un'area cimiteriale - muro di cinta e cappella

disegno architettonico, post 1861 - ante 1865

Disegno a matita, ripassato ad inchiostro di china e colorato, rappresentante il muro di cinta di una area cimiteriale, oltre il quale si intravede il prospetto di una cappella ed una ambientazione naturale; la struttura presenta un accesso architravato con 4 colonne ioniche, inquadrato da due bastioni a mausoleo che si ripetono anche sul muro perimetrale. Sui bastioni, inoltre, sono presenti delle lastre ornate da fregi con motivo a fiaccole incrociate. Il paramento murario è in blocchi di pietra squadrata, intervallato da nicchie architravate che si aprono ai lati dell'accesso principale. Il corpo centrale del muro di cinta sembrerebbe una galleria che anticipa la struttura perimetrale vera e propria. Il disegno presenta una fincatura a inchiostro di china a circa 2 mm dal bordo

  • OGGETTO disegno architettonico
  • MATERIA E TECNICA cartoncino/ inchiostro di china/ acquerellatura/ pastello
  • MISURE Altezza: 215 mm
    Larghezza: 415 mm
  • ATTRIBUZIONI Barone Giuseppe (1837/ 1902): disegnatore/ progettista
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Barone Giuseppe
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Comunale-Museo Civico di Baranello
  • INDIRIZZO Via Santa Maria 11, 13, Baranello (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE All'interno del contesto storico e culturale dell'eclettismo storicistico si colloca l'attività progettuale dell'architetto Giuseppe Barone, esercitata per decenni anche nell'imponente istituzione delle "Scuole della Società Centrale Operaia Napoletana" attraverso l'insegnamento del Disegno Applicato alle Arti Industriali. La produzione progettuale di Barone spazia tra le più diverse soluzioni stilistiche e tipologiche legate all'edilizia, per poi confluire e confrontarsi in un notevole sviluppo grafico di oggetti d'arredo. Con l'amico Placido de Sangro, Duca di Martina, condivise la passione per il collezionismo di oggetti antichi; le loro raccolte convergeranno verso la nascita di due importanti istituzioni: il Museo "Duca di Martina" a Napoli ed il "Museo Civico" di Baranello (CB). Nel corso della sua lunga attività, l'architetto Barone si dedicò alla progettazione di immobili di vario tipo: teatri, cappelle, residenze, monumenti etc. Il progetto in questione è in chiaro stile neopalladiano, il cui sviluppo come linguaggio autonomo si ebbe a partire dal XVI secolo e continuò fino alla fine del XVIII secolo, influendo notevolmente sull'architettura neoclassica. Dopo la pubblicazione nel 1570 de "I quattro libri dell'architettura", lo stile palladiano si diffuse in ogni parte d'Europa, raggiungendo l'apice della popolarità nel XVIII secolo, prima in Inghilterra ed Irlanda e successivamente negli Stati Uniti. Il progetto sembrerebbe un'opera giovanile del Barone; stilisticamente è molto simile ai disegno realizzati per il Caffè Glacier di Napoli e per questo è riferibile ai primi anni '60 del 1800. L'analisi degli altri due disegni correlati a questo (cfr. schede nn. 00072868, 00072869), chiarisce che si tratta di una sistemazione cimiteriale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400072867
  • NUMERO D'INVENTARIO SA. GB. 19
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2010
  • ISCRIZIONI in basso a destra - GBarone - corsivo maiuscolo/ corsivo minuscolo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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