tazza - manifattura cinese (seconda metà sec. XVIII)

tazza, 1750 - 1799

Un'unica decorazione copre l'intera superficie presentando un paesaggio co n montagne, alberi, case e un corso d'acqua inseriti in un rotolo orizzont ale la cui parte posteriore è costituita da meandri dorati su fondo scuro . Intorno al rotolo compaiono rami fioriti di loto, tralci di peonie e gli oggetti dello studio del letterato. Lungo il bordo interno quattro cartig li con fiore si stagliano a risparmio su un fondo geometrico a graticola. L'ansa è decorata con un fiore stilizzato

  • OGGETTO tazza
  • MATERIA E TECNICA PORCELLANA
  • MISURE Diametro: 7.5
    Altezza: 8
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Cinese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico "G. Barone"
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Comunale-Museo Civico di Baranello
  • INDIRIZZO Via Santa Maria 11, 13, Baranello (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pezzo, databile alla seconda metà del Settecento, può essere confrontat o con la tazza da brodo conservata nello stesso Museo di Baranello, ascriv ibile al periodo del regno Qianlog (1736-1795), in quanto presenta motivi decorativi molto simili (cfr, scheda: 14/00006460). Appartiene al genere di porcellane noto in Occidente come famiglia rosa, definizione che deriva dalla presenza dominante dello smalto rosa nelle sue varie sfumature, cui sono associati il verde e il blu. Questo stile decorativo, che i cinesi definivano anche con il termine yangcaì (colori stranieri),, si diffuse tu tto il XVIII secolo incentivato dal successo ottenuto sui mercati occident ali. La tazza acquistata da Barone è un tìpico esempio dì porcellana che incontra il gusto della committenza europea in quanto propone una sintesi tra la forma, chiaramente occidentale, caratterizzata dalla presenza del manico ansato e soggetti iconografici cinesi, come gli oggetti dello studi o del letterato, ossia un motivo derivato dal repertorio delle cosiddette "cento antichità" (bogu). Questo tipo dì decorazione, in cui il numero ce nto indica solo l'idea di molteplicità, deriva da fonti sacre e profane e si diffonde a partire dall'era del regno Kangxi (1622-1722), comprendendo diversi oggetti. I più comuni, oltre a lilbri, rotoli e scaffali propri d el letterato, sono i bronzi arcaici, gli strumenti musicali e le "otto cos e preziose", tutti emblemi benaugurali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400072584
  • NUMERO D'INVENTARIO 1432
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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