San Carlo Borromeo

dipinto ca 1610 - ca 1630

Personaggi: San Carlo Borromeo. Attributi: (San Carlo Borromeo) teschio; libro; crocifisso. Abbigliamento: abito cardinalizio. Parti anatomiche: naso adunco

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ambito Molisano
  • LOCALIZZAZIONE Campobasso (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Di lorio (1977) parla di una tela raffigurante San Carlo Borromeo che fu donata alla chiesa dì S. Giorgio di Campobasso dal Principe Ferrante Gonzaga (1563/1630), titolare della città e nipote del Borromeo, per parte di madre. Dalla sua fonte, le "Memorie" della chiesa scritte nel 1663 dall'allora parroco Don Luca Antonio Silvestre e rimaste inedite, Di lorio trae anche la notizia che il dipinto provenisse da Guastalla (RE). Ferrante era in fatti signore di questa città, dove la corte del padre, Cesare G., si era trasferita da Mantova nel 1565. Ferrante si preoccupò molto dei suoi feudi napoletani risiedendovi di tanto in tanto per periodi più o meno lunghi, perciò la notizia della presenza di un quadro da lui fatto eseguire non suona strana. Tuttavia, ad un'analisi stilistica il dipinto si dimostra piuttosto modesto, troppo per la committenza di Ferrante Gonzaga, né appare ri conducibile ad ambito emiliano, bensì più probabilmente locale. Inoltre, considerato il riferimento all'ipotetico committente, il dipinto andrebbe datato entro il 1630, anno della morte di Ferrante Gonzaga e dopo il 1610, anno della canonizzazione di San Carlo Borromeo (anche se il suo culto fu di fatto inaugurato all'indomani della morte avvenuta nel 1584). In verità Di lorio non si sofferma sulla descrizione del quadro, cosicché non abbiamo elementi sufficienti per decidere se si tratti dello stesso dipinto. In ogni caso, nei dati identificativi del dipinto, si è ritenuto di riportare per completezza le informazioni ricavate dalla bibliografia, esprimendo l'alternativa suggerita dall'analisi stilistica del dipinto nei campi ADT e AAT. Lo stesso Di Iorio informa che in un suo secondo sopralluogo, avvenuto in data 9 aprile 1977, il dipinto risulta trasferito presso la Soprintendenza, notizia questa contrastante con la data apposta sul registro di ingresso della stessa Soprintendenza (novembre 1.985) . Sorge il dubbio che si parli di un altro San Carlo Borromeo, che però, non compare tra le oper e attualmente presso i depositi della Soprintendenza
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400072362
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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