Madonna Assunta

statua, post 1700 - ante 1799

La statua rappresenta la Vergine, in piedi, in atto di schiacciare il serpente con il piede destro; il sottostante globo è circondato da due teste cherubiche. La figura presenta una lieve torsione del busto che imprime dinamismo al corpo, la testa è leggermente reclinata verso destra. Il movimento delle braccia, sinistro sollevato e destro al seno, è assecondato dalle pieghe del manto azzurro che viene raccogliendosi in una sorta di occhiello. In basso, le pieghe della bianca veste si addensano, seguento una sigla stilistica cara al Di Zinno

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA LEGNO
  • ATTRIBUZIONI Di Zinno Paolo Saverio (1718/ 1781)
  • LOCALIZZAZIONE Trivento (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il tema dell'Immacolata pare essere uno dei più cari al Di Zinno e lo troviamo da lui trattato molteplici volte, sempre con una capacità inventiva che gli consente soluzioni compositive diversificate. Una delle primissime versioni è quella dell'Immacolata di S. Bartolomeo a Campobasso, seguita da numerosissime altre. L'opera è chiaramente ispirata a modelli del barocco partenopeo, rivisitato però e mediato da un gusto provinciale di tono popolare e dimesso. Un probabile riferimento va fatto all'Immacolata di G. Colombo, conservata nella Chiesa di S. Francesco a Lucera, molto simile all'altra, dello stesso autore, della Cattedrale di Foggia. Nonostante la recente ridipintura ne renda più difficile la lettura, l'attribuzione è resa possibile dal riscontro nell'opera di sigle stilistiche tipiche dell'artista: dalla mano ripiegata sul petto al viso ispirato, dall'impostazione ondeggiante della figura all'andamento delle pieghe racchiuse ad occhiello nel manto e raggruppate nel bordo della veste. Evidentissimi i rapporti con disegni preparatori della Biblioteca Albino: con il 55 e il 22 la nostra ha in comune la disposizione delle braccia nonchè il complessivo andamento della figura, con il 23 l'andamento del manto da sinistra a destra, quasi l'opera nasca dalla fusione di queste due tipologie. Da ricordare che Coda (cfr. Coda, 1982, p. 441, fig. 179) riferisce ai disegni 55 e 22 l'Immacolata della Parrocchiale di Campochiaro. Ma per un'ulteriore conferma si confronti l'Immacolata di Trivento con quella di Manfredonia, sempre del Di Zinno, della Chiesa di S. Francesco (cfr. fig. 24, M. PASCULLI FERRARA, 1989). Del Di Zinno si conserva anche un S. Matteo nella Chiesa di S. Antonio a Trivento. Probabilmente può riferirsi alla fase mediana dell'attività dello scultore (anni Cinquanta) se la confrontiamo con l'Immacolata di Guardialfiera (Chiesa S. Maria Assunta) datata 1755, simile nella sottiglietta e delicatezza della figura (cfr. scheda 14/00002705)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400068055
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali architettonici artistici e storici del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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