Maria Vergine bambina e Sant'Anna

statua, 1850 - 1899

La statua rappresenta Sant'Anna con la testa leggermente reclinata a sinistra, seduta su un tronco: sulle ginocchia è la Madonna bambina, in piedi. L'andamento del manto, verde chiaro, dellla Santa, che si sovrappone alla veste di un verde cupo, accompagna il movimento delle braccia, il sinistro leggermente sollevato, il destro nell'atto di sorreggere la Madonna. Ai piedi e ai lati vi sono quattro teste cherubiche

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA legno/ pittura
  • ATTRIBUZIONI Labbate Emilio (1826/ 1919)
  • LOCALIZZAZIONE Trivento (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera denota la sua primaria valenza devozionale propria, del resto, di una scultura di destinazione popolare e di committenza provinciale. Appesantita da una rozza ridipintura che ne ha falsato l'immagine originale, la scultura è attribuibile, per via ipotetica, allo scultore molisano Emilio Labbate di Carovilli, che operò nel secondo Ottocento, soprattutto nel territorio tra Frosolone e Bagnoli del Trigno. Si vedano, dello stesso autore, anche le opere in territorio campobassano: l'Immacolata nella Chiesa di S. Leonardo del 1866, il S. Cristoforo nella Chiesa di S. Maria di Fuori, il S. Giorgio nella Chiesa di S. Giorgio del 1858. L'attribuzione si rende possibile dal riscontro nell'opera di sigle stilistiche care allo scultore, riferibili soprattutto alla fase tarda della sua produzione, come si nota nell'Incoronata (1874) e l'Immacolata (1878) della Chiesa di S. Nicola a Torella del Sannio, L'Immacolata (1889) e la Madonna dei Miracoli (1893) della Chiesa di S. Maria Assunta a Carovilli. La figura si ripete, in queste opere, pesante, così come la tipologia del volto, replicata con leggere variazioni (ovale tondeggiante, non allungato, naso leggermente marcato) e, ancora, l'andamento del panneggio sovrabbondante. Rapporti di maggiore similarità ha, la nostra statua, con l'Incoronata della Chiesa di S. Nicola di Torella del Sannio, della quale ripropone il tono solenne della positura della Santa, l'andamento del panneggio del manto che, con uguale moto da sinistra a destra, si poggia, mosso e leggermente svolazzante, sulle gambe. La figura della Madonna bambina è da confrontare con il Gesù Bambino di Frosolone, S. Pietro in Valle (cfr. AA.VV., Electa Ed., 1980, Tav. 226): si osservi la tipologia del volto e la medesima acconciatura dei capelli. E. Labbate si richiama, con evidenza, alla scultura napoletana del Settecento e, in particolare, a G. Colombo; di qui si ricava l'altro riferimento all'opera di Di Zinno, che si rifaceva alla medesima produzione: si veda, infatti, l'Incoronata della Chiesa di S. Matteo in S. Marco in Limis
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400068054
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali architettonici artistici e storici del Molise
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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