stemma
paliotto
post 1700 - ante 1750
Paliotto in marmi commessi di forma rettangolare. Al centro del manufatto il motivo circolare a croce affiancato lateralmente da una doppia riproduzione di stemma vescovile. La lastra centrale è definita alle estremità da due elementi verticali decorati con motivi floreali
- OGGETTO paliotto
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MATERIA E TECNICA
marmo/ commesso
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MISURE
Altezza: 69 cm
Larghezza: 127 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Napoletano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Santuario Santi Cosma e Damiano
- INDIRIZZO Via San Cosmo, Isernia (IS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Posizionato su una collinetta isolata dal resto di Isernia dal vallone in cui scorre il fiume Carpino, il santuario dei Santi Cosma e Damiano è l’edificio isernino che meglio conserva i tratti architettonici e artistici acquisiti nel tempo. Non trovando riscontro nelle fonti le notizie riportate dal Ciarlanti rispetto ad una sua fondazione risalente al 1130 sui resti di un tempio pagano, i dati storici pongono la nascita della chiesa nell’anno 1523 per volontà del vescovo Cristoforo Numai. I lavori si protrassero per circa un secolo e si chiusero con la realizzazione del soffitto ligneo a cassonetti nel 1659. L’edificio all’esterno appare come un corpo unico, anticipato da un porticato e caratterizzato da un’abside che assume quasi la forma di una torretta con l’alta lanterna che la rende visibile e riconoscibile a distanza. All’interno la chiesa si presenta ad aula unica, con l’unica sporgenza laterale costituita dalla Cappella di San Michele costruita successivamente. La cappella, nella sua forma attuale, è il risultato del sovrapporsi di una serie di interventi avvenuti nel tempo. I frammenti pittorici emersi alle spalle del dossale fanno collocare la presenza della cappella già agli inizi del XVII secolo, fase a cui appartiene anche, molto probabilmente, il dossale centrale solo in seguito arricchito dalle decorazioni e dalle figure in stucco. Del 1684 è il documento più antico in cui è citata la cappella, riportante la notizia della dotazione alla cappella di un'importante somma di denaro da parte dell’abate Giuseppe Muscettola, Primicerio della Cattedrale. Agli inizi del XVIII, precisamente al 1708, data riportata sulla pietra al centro della mensa, risalgono l’altare in pietra con paliotto in marmi commessi e le decorazioni in stucco che oggi prevalgono nella visione di insieme della cappella. Il paliotto in marmo commesso che decora la base dell’altare mostra un linguaggio formale di ispirazione fanzaghiana ma con la linearità e la pulizia di gusto già settecentesco. La difficoltà nell’individuare la persona a cui fa riferimento lo stemma vescovile, presente in doppia raffigurazione a destra e sinistra del motivo centrale, non permette una datazione precisa e la definizione della committenza. Tuttavia la data incisa sulla pietra al centro della mensa, 1708, rimanda ad una consacrazione avvenuta ai primi del XVIII secolo che può considerarsi coerente con le caratteristiche formali e stilistiche dell’opera
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400041356-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1993
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2020
2006
- STEMMI ai due estremi del paliotto - religioso - Stemma - 2 - troncato, in basso un cane, in alto una stella
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0