piviale - manifattura Italia centro-meridionale (sec. XIX)

piviale, 1854 - 1887

Sul fondo bianco spicca il ricamo ad andamento sinusidale e simmetrico. Il modulo decorativoformato da due steli simmetrici a volute - con foglie, bacche e fiori di vario tipo (campanule, margherite, ecc..) - congiunti da un anello verso la sommità compare solo sulla fascia che scende dallo scollo; la superficie del piviale presenta invece esili mazzetti di fiori tenuti da un fiocchetto. E' applicato lo stemma Crivellari in tessuto ricamato: nel campo dello scudo, sormontato dal cappello vescovile, sono rappresentati, in alto una croce su due braccia che si incrociano, al centro un leone alato con un libro e in basso, una chiesa

  • OGGETTO piviale
  • MATERIA E TECNICA argento/ filigrana/ laminazione
    seta/ raso/ ricamo
    FILO
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italia Centro-meridionale
  • LOCALIZZAZIONE Trivento (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il parato appartenne a Mons. Luigi Agazio e fu fatto successivamente riparare da Mons. Crivellari (comunicazione orale di Mons. Antonio Cerrone) che vi appose il suo stemma e i cui inserti (la nuova fodera rossa), appaiono in evidente contrasto con il tessuto originale. Esso va pertanto datato tra il 1854 e il 1887, periodo del vescovato di Mons. Agazio nella diocesi di Trivento, mentre la sua riparazione va collocata nel periodo compreso tra il 1958 e il 1966, anni nei quali Mons. Crivellari fu vescovo della diocesi (FERRARA V., Diocesi di Trivento, Penne (Pe), 1990, vol. I, pp.28-29). Tipicamente ottocenteschi sono i ricami del parato che pur riproducendo i motivi dei tessuti cinque-seicenteschi, si presentano, rispetto a questi ultimi, meno esuberanti, tendono ad assumere un più rigido andamento simmetrico e lasciano molto più spazio al fondo che rimane, per questo, ben visibile. Il parato è inoltre riconducibile a una produzione meridionale, come si desume dalle strette affinità emergenti da confronti con parati di tale provenienza, come quello della donazione del vescovo Crivelli conservato nella cattedrale di S. Nicola a Mileto (Catanzaro) (illustrazione pubblicata in TESCIONE G., 1961, p. 141). Va inoltre notato che analoghi parati hanno fatto parte anche della produzione del nostro secolo della Fabbrica di S. Leucio (Caserta), spesso riproducente moduli decorativi e tecniche tessili del passato ( cfr. illustrazione piviale di S. Leucio pubblicata in op. cit., p.342)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400022151-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali architettonici artistici e storici del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1992
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sotto gli stemmi - IN SANCTITATE ET IUSTITIA - lettere capitali -
  • STEMMI in basso - vescovile (?) - Stemma - mons. Crivellari - lo stemma di mons.Crivellari è in tessuto ricamato: nel campo dello scudo, sormontato dal cappello vescovile, sono rappresentati, in alto una croce su due braccia che si incrociano, al centro un leone
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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