allegoria dell'Amore

piatto, post 1788 - ante 1806

Piatto in ceramica con cavetto e tesa sagomata

  • OGGETTO piatto
  • MATERIA E TECNICA porcellana/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Della Real Fabbrica Ferdinandea
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giuseppe Ottavio Eliseo
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pistilli
  • INDIRIZZO Salita San Bartolomeo 18, Campobasso (CB)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La presenza del marchio, una N sormontata da corona, certifica che quest’opera è stata realizzata presso la Real Fabbrica Ferdinandea negli anni tra il 1788 ed il 1806; più difficile, invece, risulta stabilire se il piatto è stato prodotto sotto la direzione Venuti (1779-1800) o quella Nicolas (1800-1806). La scena raffigurata nel cavetto, una allegoria tratta dal repertorio mitologico, sembrerebbe molto vicina sia per la scelta del soggetto che per la sua felice combinazione con i caratteri stilistici del tardo Settecento, al periodo Venuti. Alquanto insolito, invece, sembrerebbe l'abbinamento tra il soggetto mitologico e la cornice decorativa di tipo floreale dipinta sulla tesa del piatto. L'opera appartiene alla collezione di Giuseppe Ottavio Eliseo, acquisita dall'Amministrazione Provinciale di Campobasso nel 1996 grazie alla passione e alla lungimiranza di Michele Praitano che ne ha evitato la dispersione. L'acquisto ha interessato un complesso di quasi 400 opere che si caratterizzano per la diversità tipologica degli oggetti: dai dipinti alle sculture, dalle ceramiche agli argenti, dai mobili a una numerosa varietà di altri manufatti. Giuseppe Eliseo, funzionario della Banca d'Italia a Campobasso, fu anche pittore e soprattutto appassionato collezionista d'arte. Nella sua ricerca del “bello” ebbe come riferimento l'altra importante raccolta costituita dall'architetto Giuseppe Barone, donata nel 1896 al comune di Baranello e divenuta così museo civico di quel centro molisano. Lo stesso Eliseo aveva percepito l'utilità della destinazione pubblica delle cose belle o comunque collegate alla storia e alla memoria della sua terra. Infatti nel corso della sua vita donò un rilevante nucleo di opere grafiche alla Biblioteca Provinciale “P. Albino”, la cui porzione più nota è certamente costituita dal gruppo di disegni autografi di Paolo Saverio di Zinno, preparatori per molte tra le sculture che l'artista campobassano realizzò nel corso della sua carriera artistica. La raccolta ben riflette la curiosità del suo proprietario, il suo gusto eclettico che lo portarono ad accostare volutamente negli spazi della sua casa dipinti antichi, argenterie, maioliche, tessuti, mobili e sculture e a trasformare il corridoio della sua abitazione al centro di Campobasso in una vera e propria “galleria” d'arte, dedicata alla amata pittura italiana dell'Otto e del primo Novecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400022025
  • NUMERO D'INVENTARIO 93
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
  • DATA DI COMPILAZIONE 1998
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • STEMMI cavetto, sul retro - di fabbrica - Marchio - Real Fabbrica Ferdinandea - Lettera N sormontata da corona
  • DOCUMENTAZIONE ALLEGATA scheda di catalogo (1)
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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