volto di Cristo
cammeo,
post 1800 - ante 1849
Pichler Luigi (1773/ 1854)
1773/ 1854
Cammeo in avorio inserito in una cornice in argento filigranato
- OGGETTO cammeo
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MATERIA E TECNICA
argento/ filigrana
avorio/ incisione
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ATTRIBUZIONI
Pichler Luigi (1773/ 1854): esecutore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giuseppe Ottavio Eliseo
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Mazzarotta
- INDIRIZZO Via Anselmo Chiarizia, 12, Campobasso (CB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’opera è stata realizzata da Luigi Picheler, uno tra i più noti incisori di gemme attivo a Roma tra la fine del Settecento e la prima metà del secolo successivo. La sua produzione, al pari di quella del fratello Giovanni, fu abbondantissima: si calcolano circa 206 intagli e cammei, grazie ai quali si rileva la netta predilezione dell'artista per i soggetti allegorici e mitologici; non mancano comunque opere a carattere sacro, quali raffigurazioni di Cristo e della Vergine, come nel caso di questa gemma, il cui calco originale è riprodotto fotograficamente nel catalogo del Lippold. I suoi lavori si caratterizzano per la grande precisione del disegno e per l'accurata esecuzione, anche se a parere del Righetti, la spinta che li pervade non è talvolta esente da una certa convenzionalità ( Righetti R, 1959). L’opera appartiene alla collezione di Giuseppe Ottavio Eliseo, acquisita dall'Amministrazione Provinciale di Campobasso nel 1996 grazie alla passione e alla lungimiranza di Michele Praitano che ne ha evitato la dispersione. L'acquisto ha interessato un complesso di quasi 400 opere che si caratterizzano per la diversità tipologica degli oggetti: dai dipinti alle sculture, dalle ceramiche agli argenti, dai mobili a una numerosa varietà di altri manufatti. Giuseppe Eliseo, funzionario della Banca d'Italia a Campobasso, fu anche pittore e soprattutto appassionato collezionista d'arte. Nella sua ricerca del “bello” ebbe come riferimento l'altra importante raccolta costituita dall'architetto Giuseppe Barone, donata nel 1896 al comune di Baranello e divenuta così museo civico di quel centro molisano. Lo stesso Eliseo aveva percepito l'utilità della destinazione pubblica delle cose belle o comunque collegate alla storia e alla memoria della sua terra. Infatti nel corso della sua vita donò un rilevante nucleo di opere grafiche alla Biblioteca Provinciale “P. Albino”, la cui porzione più nota è certamente costituita dal gruppo di disegni autografi di Paolo Saverio di Zinno, preparatori per molte tra le sculture che l'artista campobassano realizzò nel corso della sua carriera artistica. La raccolta ben riflette la curiosità del suo proprietario, il suo gusto eclettico che lo portarono ad accostare volutamente negli spazi della sua casa dipinti antichi, argenterie, maioliche, tessuti, mobili e sculture e a trasformare il corridoio della sua abitazione al centro di Campobasso in una vera e propria “galleria” d'arte, dedicata alla amata pittura italiana dell'Otto e del primo Novecento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400021921
- NUMERO D'INVENTARIO 149
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1998
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2016
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda di catalogo (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0