Allegoria della Musica. Venere e Cupido
dipinto
post 1650 - ante 1674
Dipinto a olio su tela, di formato rettangolare, raffigurante l'Allegoria della Musica, impersonificata da Venere e Cupido
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 95 cm
Larghezza: 72.5 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collezione Giuseppe Ottavio Eliseo
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pistilli
- INDIRIZZO Salita San Bartolomeo 18, Campobasso (CB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La composizione del dipinto, caratterizzata dalla presenza della tenda sullo sfondo e dalla figura di Venere posta di tre quarti, risente della ritrattistica veneta di fine Cinquecento. L'opera caratterizzata da forti contrasti cromatici e da piccoli tocchi di luce, realizzati con bianco di piombo, è riferibile ad pittore veneto vicino ai modi di Antonio Carneo (1637-1692), Andrea Celesti ( 1637-1741) e Callot Loth (1692-1698), attivo nella seconda metà del Seicento. Il dipinto appartiene alla collezione di Giuseppe Ottavio Eliseo, acquisita dall'Amministrazione Provinciale di Campobasso nel 1996 grazie alla passione e alla lungimiranza di Michele Praitano che ne ha evitato la dispersione. L'acquisto ha interessato un complesso di quasi 400 opere che si caratterizzano per la diversità tipologica degli oggetti: dai dipinti alle sculture, dalle ceramiche agli argenti, dai mobili a una numerosa varietà di altri manufatti. Giuseppe Eliseo, funzionario della Banca d'Italia a Campobasso, fu anche pittore e soprattutto appassionato collezionista d'arte. Nella sua ricerca del “bello” ebbe come riferimento l'altra importante raccolta costituita dall'architetto Giuseppe Barone, donata nel 1896 al comune di Baranello e divenuta così museo civico di quel centro molisano. Lo stesso Eliseo aveva percepito l'utilità della destinazione pubblica delle cose belle o comunque collegate alla storia e alla memoria della sua terra. Infatti nel corso della sua vita donò un rilevante nucleo di opere grafiche alla Biblioteca Provinciale “P. Albino”, la cui porzione più nota è certamente costituita dal gruppo di disegni autografi di Paolo Saverio di Zinno, preparatori per molte tra le sculture che l'artista campobassano realizzò nel corso della sua carriera artistica. La raccolta ben riflette la curiosità del suo proprietario, il suo gusto eclettico che lo portarono ad accostare volutamente negli spazi della sua casa dipinti antichi, argenterie, maioliche, tessuti, mobili e sculture e a trasformare il corridoio della sua abitazione al centro di Campobasso in una vera e propria “galleria” d'arte, dedicata alla amata pittura italiana dell'Otto e del primo Novecento
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1400021836
- NUMERO D'INVENTARIO 82
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Molise
- DATA DI COMPILAZIONE 1998
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2016
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DOCUMENTAZIONE ALLEGATA
scheda di catalogo (1)
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0