monumento ai caduti a tempietto,
1926 - 1955
Il monumento è composto da una base in cemento e da un basamento in marmo, caratterizzato dall’iscrizione commemorativa sulla fronte. I due elementi sono sormontati da un tempietto contenente l’effige della Madonna di Loreto, realizzata in ceramica smaltata policroma. L’insieme è coronato da una sfera e da un’aquila bronzea dalle ali spiegate
- OGGETTO monumento ai caduti a tempietto
-
MATERIA E TECNICA
Bronzo
CEMENTO
ceramica/ smaltatura
Marmo
- AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
- LOCALIZZAZIONE ex aeroporto militare "Pasquale Liberi"
- INDIRIZZO via Tiburtina Valeria, 380, Pescara (PE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Tenente Pasquale Liberi aveva combattuto durante la Prima Guerra Mondiale ma morì qualche anno dopo, il 19 giugno del 1921, durante il primo raid di velocità organizzato per celebrare l’anniversario della morte di Francesco Baracca. L’evento, che prevedeva un percorso di circa mille metri con partenza dal campo “La Spreta” di Ravenna, fu interrotto da un violento temporale. Il giovane Liberi riuscì ad atterrare a Mestre, nel campo della Malcontenta ma, a causa del terreno fangoso, il suo velivolo si capovolse provocandone la morte. Il tenente era nipote dell’ingegnere Antonino Liberi, compagno fraterno e marito della sorella prediletta di Gabriele d’Annunzio, Ernestina. Dal carteggio tra i due cognati trapela l’apprensione della famiglia per il giovane combattente, inizialmente collocato tra gli Alpini e, quindi, costretto alla vita di trincea: tutti si adoperarono affinché d’Annunzio intervenisse per il passaggio nell’aviazione, dove poi il giovane si distinse ottenendo anche una medaglia di bronzo. Il tenente riposa nel cimitero di San Silvestro a Pescara: per l’epigrafe posta sulla tomba, furono scelte le parole tratte da una lettera di d’Annunzio ai genitori di Pasquale. In seguito, sempre dietro pressioni della famiglia, il poeta si farà promotore di una sottoscrizione per la posa di un monumento in onore del giovane aviatore. L’opera, realizzata dallo scultore Giuseppe Massari, verrà inaugurata il 18 luglio del 1926 presso il campo di aviazione di Pescara, in contrada San Rocco, che assumerà, in seguito, l’intitolazione a Pasquale Liberi. Il busto bronzeo che campeggiava sul basamento sarà trafugato dai nazisti nel 1944, insieme ad altre opere che adornavano la città di Pescara. Nel primo dopoguerra, quindi, fu sostituito con l’effigie della Madonna di Loreto, patrona dell’aviazione. Presso il medesimo aeroporto, inoltre, è collocato anche un altro monumento dedicato a Pasquale Liberi: una stele marmorea, concepita come l’ala posteriore di un velivolo, posta proprio di fronte all’opera catalogata nella presente scheda. Per le fonti: “Pescara glorifica Pasquale Liberi” in “Il Popolo Abruzzese”, anno XV, n°845, 21 luglio 1926; Comune di Pescara, Ente manifestazioni pescaresi – Archivio di Stato di Pescara, 50° ANNIVERSARIO 1938 – 1988 Gabriele d’Annunzio, “Io ho quel che ho donato”, Arti Grafiche Garibaldi, Pescara 1988; Antonio Gasbarrini – Antonio Zimarino (a cura di), “900. Artisti e arte in Abruzzo”, G.F. Industria Grafica, 2002; Giovanni Guido, “Aviazione&Abruzzo”, Editrice Cerbone, Afragola (NA), 2006; Franco Di Tizio, “D’Annunzio e Antonino Liberi. Carteggio 1879 – 1933”, Ianieri Editore, 2009; Bartolomeo Di Pinto – Maria Teresa Iovacchini, “Pescara e il volo. Un secolo di storia aeronautica”, Editrice La Stampa, F.lli Surricchio, Pescara, 2010
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300289582-0
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0