monumento ai caduti - a lapide - ambito abruzzese (sec. XX)
monumento ai caduti a lapide,
1922 - 1922
Il monumento è composto da una lapide marmorea di forma rettangolare, collocata al centro di una grande ghirlanda a foglie di alloro e di quercia, tra due festoni svolazzanti. L’attuale apparato decorativo, in muratura intonacata, probabilmente era completato da due bandiere, vista la presenza delle aste di legno innestate nella parte inferiore della ghirlanda
- OGGETTO monumento ai caduti a lapide
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MATERIA E TECNICA
FERRO
LEGNO
Marmo
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MISURE
Altezza: 150 cm
Larghezza: 60 cm
: 300 cm
: 110 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Abruzzese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Cardinal Cicada
- INDIRIZZO Via Cardinale Cicada, s.n.c, Atri (TE)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I primi documenti che facciano riferimento all’edificio in cui è collocato il monumento, noto come “Palazzo Cardinal Cicada”, risalgono al XIV secolo e si riferiscono ad un complesso conventuale benedettino, legato alla chiesa di S. Andrea. Al convento era annesso un “Ospedale dei Proietti”, dedito ad opere caritatevoli. Nel 1556, il Cardinale Cicada rinunziò alla commenda del priorato di S. Andrea, con l'annesso hospitium pauperum, e ne fece dono all'amministrazione comunale di Atri. Dall’inizio del Seicento, in concomitanza al diradarsi delle notizie sulla presenza dell’ospedale, il convento ospitò i Gesuiti che, fino al 1767, ressero, per iniziativa di Padre C. Aquaviva, una Scuola di Grammatica, Logica e Filosofia. Con la soppressione dell’ordine, la struttura fu trasformata in orfanatrofio maschile, chiuso alla fine del XVIII secolo. In seguito l'edificio fu ristrutturato e riaperto nel 1860, come indica l’epigrafe posta sul portone di ingresso. Il complesso fu, infine, la sede di una Regia Scuola di Arti e Mestieri: la lapide catalogata nella presente scheda risale a quest’ultima fase e ricorda i nomi di tre ex studenti, caduti durante il primo conflitto mondiale. Nel 1970 la scuola fu chiusa e ciò decretò l’abbandono dello stabile, nonostante negli anni Ottanta, proprio nelle cantine del palazzo, fosse stata individuata una parte della cavea di un teatro di epoca romana. Nel 2010 è stata riaperta un’ala del palazzo, dopo importanti interventi di restauro, per attività ricettive legate al territorio. Al primo piano, inoltre, è stata collocata la targa bronzea del Bollettino della Vittoria, quasi certamente un tempo parte integrante del monumento a lapide del 1922. Per quanto riguarda quest’ultimo, si rende noto che, in basso a destra, è presente un’iscrizione, forse la firma dell’autore, che al momento non è stato possibile decifrare, dato il pessimo stato di conservazione del manufatto. Per le fonti e le informazioni, si ringrazia l’architetto Domenico Graziosi, autore della relazione tecnica per il recupero funzionale del complesso “Cardinal Cicada”, presentata al Comune di Atri, e di una relazione storica
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300289576
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo con esclusione della citta' dell'Aquila e dei comuni del cratere
- DATA DI COMPILAZIONE 2016
- ISCRIZIONI lapide/ dall'alto in basso - DE LUCA DAVIDE / PALLINI BENIAMINO / SACRIPANTE LUIGI / ALUNNI DI QUESTA R. SCUOLA INDUSTRIALE / PER LA NUOVA GLORIA D ITALIA / DONARONO LA VITA / ─ / INSEGNANTI E CONDISCEPOLI / POSERO / ATRI XXIV MAGGIO MCMXXII - a incisione - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0