calice,
calice con piede a base polilobata con orlo inciso a motivi geometrici, sul collo del piede sono cesellati, entro una cornice quadrilobata, elementi vegetali e una croce, i lobi sono separati da foglie lanceolate che terminano nel collarino; il fusto presenta un nodo schiacciato baccellato e un ornato a losanghe; il sottocoppa è costituito da un insieme di foglie lanceolate alternate ad altri elementi vegetali stilizzati; la coppa conica è in argento dorato
- OGGETTO calice
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MATERIA E TECNICA
ottone/ incisione/ sbalzo/ cesellatura
argento/ doratura
- AMBITO CULTURALE Manifattura Napoletana
- LOCALIZZAZIONE Secinaro (AQ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il calice è stato eseguito da un ignoto argentiere in ambito napoletano tra il 1823 e il 1872, anni in cui fu in vigore nel Regno di Napoli il bollo con "Testina di Partenope". Il punzone dell'argentiere potrebbe appartenere a Filippo Ferraro, ma non avendo a tutt'oggi notizie riguardanti l'attività di Ferraro svolta agli inizi dell'Ottocento, si ritiene di avanzare l'ipotesi con la dovuta cautela (cfr. Catello E. e C., 1996). Il calice riecheggia esempi di vasi sacri medievali secondo il gusto ecclettico che si affermò in Europa nella prima metà del XIX secolo (cfr. Argenti a Polignano a Mare, 1989). Si nota nella lavorazione degli ornati la mancanza di creatività
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300220424
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
- DATA DI COMPILAZIONE 2006
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- STEMMI coppa - garanzia - Marchio - regno di napoli - testina di Partenope vista di profilo
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0