Santi Biagio e Stefano. Santi Biagio e Stefano

icona, 1790 - 1810

PERSONAGGI: S.Biagio; S.Stefano; ATTRIBUTI: (Biagio) libro; (Stefano) libr o, incensiere; ABBIGLIAMENTO: (Biagio) stichàrion (camice), stola, (epitr achìlion), soprammaniche (epimanìkia), felònion (casula), l'omofòrion (pa llio), l'epigonàtion (rombo di stoffa rigida); (Stefano) sticharion (camic e) , orarion (stola diaconale)

  • OGGETTO icona
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • AMBITO CULTURALE Produzione Greca
  • LOCALIZZAZIONE Rosciano (PE)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE San Biagio, vescovo di Sebaste in Armenia, durante l'impero di Licinio (30 7-323), scoppiata la persecuzione, si allontanò dalla sua sede e andò a vi vere in una grotta, dove guariva con un segno di croce gli animali ammalat i. Denunciato su chiuso in prigione, e lì continuò a guarire gli ammalati. Un giornò sanò un giovane cui gli era rimasta conficcata in gola una spin a di pesce. Decapitato, il suo culto si diffuse in Oriente ed in Occidente legato all'agricoltura e alla gola: nel giorno della sua festa si benedic evano le sementi e la gola (cfr. Biblioteca Sanctorum III). Nella nostra i cona sono ben descritti i vari capi che compongono gli abiti pontificali: sullo stichàrion (camice, che qui ha gli orli di pizzo alla latina) vi è l a stola, che gira intorno al collo e cade sul davanti doppia (epitrachìlio n), sugli avambracci si vedono le soprammaniche (epimanìkia), quindi il fe lònion, simile alla casula latina, di stoffa preziosa. Vi è poi l'omofòrio n, corrispondente al pallio latino, distintivo della dignità episcopale. A ll'altezza del ginocchio destro pende l'epigonàtion, un rombo di stoffa ri gida. Con la destra benedice tracciando il nome di Gesù Cristo: l'indice e il me dio, infatti, formano IC (I[esu]s), pollice e medio X e mignolo C, quindi XC (Ch[risto]s), mentre con la sinistra sorregge l'Evangeliario, che sulla copertina presenta in modo schematico la Crocifissione. Nella parte super iore appare il nome: Ho hagios Blasios. Al lato vi è il primo martire santo Stefano (Ho hagios Stefanos) in abiti diaconali (At 6 e 7 passim; Biblioteca Sanctorum): ha uno sticharion (cami ce) di broccato con fiori, sulla spalla sinistra scende l'orarion (stola d iaconale); con la destra regge l'incensiere, mentre con la sinistra un eva ngeliario. L'abbinamento di questi due santi non è molto consueto, potrebbe trattarsi di una icona votiva familiare. L'iconografo è di buon livello, con un cer to interesse verso la personalizzazione dei volti e la cura dei particolar i. I volti sono di ottima fattura di tipo miniaturistico. Le due aureole sono finemente bulinate su un fondo d'oro. È stato usato l' oro anche per le finiture specialmente dello stichàrion di Santo Stefano. Sull'oro del fondo, nella parte superiore, con disegni monocromi sono stat i realizzati due archi congiunti da un angioletto in modo da incorniciare le due figure. Lo stile e il gusto delle stoffe porterebbe a pensare ad un a immagine settecentesca, ma l'insieme fa pensare ad un genere che si è sv iluppato alla fine del XVIII e in voga nella prima metà del XIX soprattutt o nelle isole. La cornice con modanature presentava all'origine una argent atura
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300094554
  • NUMERO D'INVENTARIO 54
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2005
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
  • ISCRIZIONI in alto a sinistra - Ho hagios Blasios - lettere capitali - a pennello - greco
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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