Mattonella attribuita a Carlo Coccorese, discepolo napoletano del Dr. Francesco Antonio Saverio Grue. Nel retro scalfite superficialmente e forse con un pnteruolo, le lettere C.C. ed il millesimo 1744. Per quanto di tavolozza sbiadita, la mattonella ha un certo carattere castellano. in essa si ricorda l'episodio di Anania, marito di Saffira, con la quale fu colpito da morte improvvisa per aver mentito (Atti Ap. cap. 5, V 1.12). La scena presenta l'interno di un salone con colonne e fregi in verde celestino. La pavimentazione è a quadrotte. Anania, morente sorretto da alcuni servitori, è al centro. Sulla destra due maestose figure di Santi (apoatoli?) con aureola; entrambi con tunica verdina con mantelli, e L'altro arancione. Una donna, forse Saffira, si appresta ad entrare dalla porta di sinistra scostando il tendaggio in verde velluto. Sul pavimento si legge V. iscrizione