Bacco e Arianna

tegola, 1742 - 1742

La scena, riportata in una armonica, fresca e festosa distribuzione di colori, tra i quali l'autore fa sfoggio del giallo, si ispira al trionfo di Bacco ed Arianna ed in particolare all'incontro nell'isola di Nasso di Dioniso e di Arianna, abbandonata dormiente da Teseo. La scena è resa con fantasioso splendore ed in primissimo piano è Sileno, il balio del Dio, che offre un cesto colmo di frutta ad Arianna, alla quale Bacco rivolge profferte d'amore. Altre divinità Silvane si affacciano tra i tronchi delle due maestose quercie, mentre sulla sinistra è il carro trainato da una pantera e guidato da Cupido con l'arco nella destra levata in alto. Amorini alati si intrecciano tra i rami, recando festoni fioriti. Sapientemente incorniciato negli intervalli delle grosse quercie, che aumentano la profondità di campo, un paesaggio marino con vele lontane. Su tutta la fascia gialla inferiore del riquadro, troviamo la scritta

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