figura di soldato: fante

monumento ai caduti ad obelisco, 1922 - 1922

il basamento è composto da tre gradoni in travertino; il cippo in travertino presenta lastre marmoree con iscrizioni sul fronte e sui lati destro e sinistro; sul fronte lapide in marmo con iscrizione dedicatoria ai caduti del 1915-18 sotto la corona d'alloro in bronzo (6 righe), sul basso lapide in marmo con dedica e nomi dei caduti 1940-45; lato destro lapide con nome dei caduti, sullo zoccolo piccola corona in bronzo con nome di due caduti; lato sinistro lapide con nome dei caduti

  • OGGETTO monumento ai caduti ad obelisco
  • MATERIA E TECNICA Bronzo
    TRAVERTINO
  • ATTRIBUZIONI Bianchini Arturo (1871/ 1931): scultore
  • LOCALIZZAZIONE percorso viario
  • INDIRIZZO Largo Trento, Vallerano (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il 24 dicembre 1922 il settimanale "Il Lazio" riporta la notizia della recente inaugurazione del Monumento ai caduti di Vallerano, opera "egregia dello scultore Bianchini di Viterbo", che appone la sua firma sulla base della statua. L'iscrizione, che oggi si legge con qualche difficoltà, sembra essere più loquace dell'articolista in quanto lo scultore firma "A. Bianchini / Roma 1922". La personalità dell'artista non risulta altrimenti nota, ma potrebbe identificarsi con l'interessante figura del viterbese Arturo Bianchini di cui si conosce, e superficialmente, l'attività di disegnatore e pittore. Viterbo fu per Bianchini il luogo di nascita da cui si allontanò quattordicenne per inseguire la propria vocazione all'arte e dove tornò, proprio in questo periodo, per passarvi gli ultimi anni dopo una vita trascorsa in giro per il mondo ad illustrare guerre e fatti di cronaca per i maggiori giornali italiani e stranieri. In questo andare e venire la propria base era Roma. Con questo si spiegherebbe la contraddizione tra l'informazione del cronista che lo dice viterbese e quella dell'iscrizione in cui si fa riferimento a Roma. D'altronde non stupisce neanche che un pittore senza grandi esperienze di scultura si trovi a progettare e realizzare un monumento ai caduti, non è il primo né l'ultimo caso di questi anni. Il cronista riconosce al lavoro di Bianchini una grande valenza simbolica: "rappresenta il soldato italiano che, combattendo ha raggiunto la vittoria. Su un basamento di travertino si erge l'aitante, bronzea figura di un legionario: la mano destra in alto brandisce il gladio dell'antica Roma, la sinistra mostra la Vittoria alata, il capo è coperto da un elmetto, il torso è nudo, il resto del corpo porta la divisa del combattente italiano" ("Lazio" 1922)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1209845627
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Belle arti e paesaggio per le province di Roma, Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI statua, lato sinistro, base - A. BIANCHINI/ ROMA 1922 - a rilievo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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