allegoria della Vittoria

monumento ai caduti ad obelisco, 1922 - 1922

Il monumento è inserito in un'aiuola cinta da una balaustra in ferro battuta e 4 pilastrini angolari con protomi leonine. Il monumento è circondato da 4 gradini, al centro del più alto è posta sul fronte un'aquila in travertino ad ali spiegate e al centro uno zoccolo cubico con cornici aggettanti, su cui poggia il monolite di forma parallelepipeda culminante in 4 protomi leonine angolari che sorreggono con la bocca festoni di fiori; tra l'una e l'altra protome è scolpita una targa (vuote le due laterali, retro croce Savoia, fronte stemma Castiglione); al vertice si erge la statua in marmo. Le iscrizioni, tutte in marmo, relative alla guerra 1915-18 sono sul corpo del monolite, la dedicatoria sul fronte con poggiata una corona centrale in bronzo dedicata, quelle realtive alla 1940-45 sullo zoccolo cubico

  • OGGETTO monumento ai caduti ad obelisco
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • ATTRIBUZIONI Montanucci Romolo (notizie Prima Metà Sec. Xx): scultore
  • LOCALIZZAZIONE piazza
  • INDIRIZZO Piazza Maggiore, Castiglione in Teverina (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Comune di Castiglionein Teverina dedicò ai propri caduti delle guerre per l'Italia due targhe poste sulla facciata del Palazzo municipale in cui, con grande oratoria, si celebrava il sacrificio dei propri concittadini nella guerra per la libertà contro l'impero austroungarico, e più specificamente nei fatti garibaldini dl 1865, di cui ancora subiva il giogo o sul suolo libico per fare una grande Italia. A questi si affianca il più importante tributo che gli abitanti di Castiglione vollero innalzare ai propri concittadini: il Monumento ai caduti nella guerra 1915-18, su cui fu poi appostaanche una lapide per i caduti del 1940-45. L'opera, eseguita dallo scultore orvietano Montanucci, fu inaugurata il 13 settembre 1922. Rappresenta un angelo in atto di spargere fiori sui nomi dei 60 dei caduti della città. Il monumento, in cui è assente ogni esaltazione delle virtù guerriere intende ricordare in forme pacate il sacrificio dei soldati caduti per un ideale. La figura dell'Angelo, aliena da qualsiasi grazia primo novecentesca come anche di ogni retorica posteriore, sembra riferirsi, nella plastica salda e nella composizione assiata, alla scultura tardo ottocentesca, ancora molto in voga, soprattutto nella scultura cimiteriale. Le decorazioni del monolite e la sistemazione dell'insieme ricordano, invece, alcune decorazioni proposte un decennio prima durante la celebrazione per il cinquantenario di Roma Capitale. Faccio riferimento, a mo' di esempio, ad alcuni particolari delle decorazioni dell'architetto Cesare Bazzani, come le importanti protomi leonine della Gallera Nazionale d'Arte Moderna di Roma (1911), o, ancora più affini, alle teste di leone che decorano a Roma il Ponte dedicato al vincitore morale della I guerra mondiale Vittorio Emanuele. Di queste hanno il sapore di uno stile storico giocato tra citazione dell'antico e attualizzazione di questo mediante l'inserimento in un contesto contemporaneo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1209845577
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2016
  • ISCRIZIONI monolite, fronte, su tutta la superficie - NELLA GUERRA CHE DISTRUSSE / L'IMPERO AUSTROUNGARICO / CADDERO PER RESTITUIRE ALL'ITALIA / IL GIUSTO CONFINE / SEGNATO DALL'ETERNA SAMENZA DI ROMA / E I CITTADINI DI CASTIGLIONE IN TEVERINA / QUI NE VOLLERO INCISI I NOMI / PER GLORIA PERENNE E RICORDO / AI FIGLI DEI FIGLI / 1915- 1918 - maiuscolo - a solchi -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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