inginocchiatoio,
Schenal, Lino (1930/)
1930/
Ditta Amleto Bertoni-saluzzo (attiva Metà Xx Secolo)
attiva metà XX secolo
Inginocchiatoio a base rettangolare su piedini di forma circolare, con appoggio e alzata pieni e profili smussati, delimitati da cornici modanate e dorate. La specchiatura anteriore e quella posteriore sono decorate, rispettivamente, da due dipinti, realizzati su tavola telata, raffiguranti lo stemma del cardinale Giuseppe Siri e "Cristo nell’orto", raffigurato inginocchiato, insieme a tre discepoli addormentati sullo sfondo, entrambi racchiusi in cornici sagomate e mistilinee; i fianchi dell’alzata, la specchiatura del gradino e di altre parti minori presentano una decorazione floreale entro volute, su sfondo rosso scuro. Il gradino e il posabraccia sono ricoperti di velluto rosso scuro
- OGGETTO inginocchiatoio
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MATERIA E TECNICA
cotone/ velluto
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ATTRIBUZIONI
Schenal, Lino (1930/): pittore
Ditta Amleto Bertoni-saluzzo (attiva Metà Xx Secolo)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Opere ex Società Italia Navigazione
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Proveniente dalla cappella della turbonave Cristoforo Colombo, l’inginocchiatoio reca sulla specchiatura anteriore lo stemma del cardinale Giuseppe Siri, che fu a capo dell’arcidiocesi genovese dal 1946 al 1987 e in tale ruolo svolse anche la funzione di legato transmarino della Santa Sede. La sua presenza alle cerimonie di varo o benedizione delle navi è testimoniata da diverse fotografie dell’epoca. Poiché Siri aveva ricevuto il titolo cardinalizio da Pio XII nel concistoro del 12 gennaio 1953, questa data costituisce un termine post quem per l’esecuzione dell’inginocchiatoio. Il 1954, anno di entrata in servizio della nave, può invece esserne considerato il termine ante quem. Stando alle due targhe apposte probabilmente all’esterno della cappella (NCTN 1201389005), l’inginocchiatoio, come gli altri arredi della cappella progettata dall’ing. Segala, sarebbe stato realizzato dalla Ditta Amleto Bertoni di Saluzzo. Lo stile ricorda in molte sue parti il Luigi XV; l’abbinamento di modanature dorate con un fondo rosso è comune anche alla poltrona (NCTN 1201389008), alla cornice della mattonella con la Madonna Stella Maris (NCTN 1201389007) e a quelle dei dipinti, raffiguranti le stazioni della via Crucis (NCTN 1201389009) e la Casa di Colombo (NCTN 1201389010), di mano di Schenal. Nella specchiatura posteriore dell’inginocchiatoio è un dipinto, su tavola telata, raffigurante “Cristo nell’orto”, riconducibile, proprio per le caratteristiche stilistiche fortemente riconoscibili, un forte linearismo ed un uso di colori piani con scarsa presenza di chiaroscuri, alla mano del medesimo pittore Lino Schenal, il quale aveva dipinto per lo stesso ambiente, oltre alle opere sopracitate, anche la pala d’altare e il paliotto (non pervenuti). Il pittore, giovanissimo al momento dell’esecuzione della serie di dipinti, aveva tuttavia lavorato poco tempo prima anche alla cappella dell’Andrea Doria (entrata in servizio nel 1953). Come le altre opere che decoravano i transatlantici della Società Italia di Navigazione, in seguito alla radiazione delle navi dal servizio passeggeri (l. 684/1974, art. 16) il dipinto è stato assegnato al Ministero dei Beni Culturali
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201389948
- NUMERO D'INVENTARIO 3984
- ENTE SCHEDATORE Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- ISCRIZIONI sulla specchiatura anteriore, sul cartiglio dello stemma - Non nobis domine - a pennello - latino
- STEMMI sulla specchiatura anteriore - Stemma - Cardinale Giuseppe Siri - Galero rosso con 15 nappe rosse; stemma inquartato: nel primo e quarto è una stella, nel secondo e terzo è un giglio. Cartiglio con il motto: Non nobis domine
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0