Sibilla Persica

dipinto, post 1830 - post 1830

Formato rettangolare

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Camuccini Vincenzo (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La segnalazione del dipinto negli inventari della collezione dell’IRSM – seppure con l’errata indicazione di copia da Domenichino riferibile invece alla Sibilla Cumana della Pinacoteca Capitolina - documenta con certezza la provenienza della Sibilla dalle Scuole dell’antico Ospizio di San Michele: 1949 (22); 1958/62 (74); 1997 (27). Tommaso Strinati curatore della collezione dell’IRSM, riferisce la Sibilla, insieme all’altra di Domenichino, alla bottega di Vincenzo Camuccini (1771-1844) per la loro “altissima qualità”. Le direttive didattiche del Pio Istituto caldeggiavano infatti la copia di opere antiche, grazie anche alle lezioni dei grandi artisti del momento, fra cui Vincenzo Camuccini l'incontrastato dittatore della pittura romana che donò peraltro all’ istituzione anche numerose stampe (v. R. Dinoia, Il giovane Luigi Calamatta, Gaspard Dughet e il cardinale Antonio Tosti: notizie dallʼOspizio di San Michele, in "Prospettiva Rivista di storia dell’arte antica e moderna", n. 136, Ottobre 2009, pp.52-68, in part.66 n.9). Camuccini, arrivato tramite l’Accademia di San Luca grazie al cardinale Antonio Tosti direttore dell’ospizio dal 1830, aveva portato avanti non senza polemiche, un forte neoclassicismo che aveva monopolizzato il panorama romano dell’epoca, poi superato dal suo successore Francesco Giangiacomo e i suoi allievi. La tela riproduce la Sibilla Persica di Guercino (Giovanni Francesco Barbieri 1591-1666) conservata nella Pinacoteca Capitolina di Roma. Si tratta del dipinto commissionato tra il 1645 e il 1647 dal governatore di Cento Carlo Rondinelli come risulta dal celebre Libro dei Conti tenuto diligentemente dall’artista. Il dipinto entra poco dopo, tra il1655 e il ’63, nella collezione Pio, ceduta nel 1750 a Benedetto XIV (170-58) che destinò l’intera collezione alla Pinacoteca Capitolina da poco istituita sul Campidoglio. La figura rappresenta la profetessa definita “Persica” dal nome sulla fronte delle pagine del libro su cui sta appoggiando il braccio; come l’altra di Domenichino, e come di consueto, anche in questo caso la Sibilla ha i capelli chiusi in un turbante e anche qui è presente un libro, l’attributo comune per tutte le altre a ricordo delle raccolte oracolari, i cosiddetti "libri sibillini" da cui traevano le loro profezie
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201389454
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2023
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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