Sibilla Cumana
dipinto
post 1830 - post 1830
Camuccini Vincenzo (bottega)
1771/ 1844
formato rettangolare
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Camuccini Vincenzo (bottega)
- LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
- INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela rappresenta una delle celebri profetesse dipinte da Domenichino: la Sibilla Cumana. Si tratta in questo caso di quella realizzata nel 1622 che, registrata già nel Seicento e poi nella prima metà del Settecento nella collezione romana della famiglia Pio, venne ceduta nel 1750 al pontefice Benedetto XIV (1740-58) che la destinò insieme agli altri capolavori della celebre raccolta alla Pinacoteca Capitolina, istituita da poco sul Campidoglio romano. Secondo la tradizione le Sibille, come i profeti biblici, avevano preannunciato la nascita di Cristo, per questo viene riportata in greco l’indicazione sul cartiglio “C’è un solo Dio infinito e non generato”. La loro raffigurazione nella pittura del Seicento avrà enorme successo, era infatti l’occasione per dipingere raffinate figure femminili che combinavano posa classica e morbida sensualità. La segnalazione del dipinto negli inventari della collezione dell’IRSM documenta con certezza la provenienza della Sibilla dalle Scuole dell’antico Ospizio di San Michele: 1949 (24); 1958/62 (74); 1997 (26). Tommaso Strinati curatore della collezione dell’IRSM, riferisce la Sibilla, insieme all’altra del Guercino, alla bottega di Vincenzo Camuccini (1771-1844) per la loro “altissima qualità”. Le direttive didattiche del Pio Istituto caldeggiavano le esecuzioni di copie di dipinti celebri, anche sotto l’insegnamento dei grandi artisti del momento, fra cui appunto Vincenzo Camuccini (1771-1844), incontrastato dittatore della pittura romana (che donò all’istituzione anche delle stampe, v. R. Dinoia, Il giovane Luigi Calamatta, Gaspard Dughet e il cardinale Antonio Tosti: notizie dallʼOspizio di San Michele, in Prospettiva Rivista di storia dell’arte antica e moderna, N. 136, Ottobre 2009, pp.52-68, in part.66 n.9), che vi arrivò tramite l’Accademia di San Luca grazie all’energico riordinamento intrapreso con il cardinale Antonio Tosti a partire dal 1830
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201389453
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
- DATA DI COMPILAZIONE 2023
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0