Cena di Emmaus

dipinto,

dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA cartoncino/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Carena Felice (1879/ 1966)
  • LOCALIZZAZIONE Assicurazioni Generali
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, datato 1924, è collocato da Fabio Benzi (Dipinti del ‘900 1993, p. 60) nel 1921-22 in quanto Carena era solito firmare e datare le sue opere solo al momento della vendita. L’opera è, infatti, un bozzetto preparatorio per la tela “Cena in Emmaus” realizzata nel 1922 e già in collezione Fasola (Roma), in cui la figura di Cristo è costituita dall’uomo seduto a capo della tavola. Come notato da Benzi, l’artista sviluppa una peculiare interpretazione del ritorno all’ordine. In antitesi al recupero del trecentismo e quattrocentismo promosso dalla rivista “Valori Plastici”, Carena orienta infatti, la sua ricerca in direzione del Cinque e Seicento italiano con aperto riferimento a Bassano, Tiziano e Caravaggio, influenzando attraverso la scuola d’arte aperta con Attilio Selva i giovani esponenti del tonalismo romano Giuseppe Capogrossi, Emanuele Cavalli e Fausto Pirandello. In tale contesto rientra la produzione di soggetti religiosi rinnovati attraverso una pennellata costruttiva e una geometrizzazione della figura umana di matrice cezanniana. Proprio i locali della la scuola d’arte ospitano nella primavera 1922 una mostra di dipinti con una serie di bozzetti preparatori ispirati al Nuovo Testamento, tra cui forse l’opera in esame. Il dipinto, già passato per le gallerie Ballerini di Prato e Arco Farnese di Roma, proviene dalla collezione Assitalia, storica compagnia assicurativa statale, parte dell’INA, privatizzata a partire dal 1992 e fusa l’1 luglio 2013 con le Assicurazioni Generali con la denominazione Generali Italia S.p.A. La raccolta, ospitata nella sede dell’INA progettata da Marcello Piacentini, comprende opere significative del Novecento italiano ed è nata per volontà del senatore Giovanni Pieraccini, all’epoca presidente dell’Istituto, che acquista tra il 1981 e il 1982 i primi dipinti di de Chirico e Boccioni. Attraverso una puntuale campagna di acquisti di anno in anno la collezione si arricchisce, in seguito, di opere, rigorosamente selezionate per la loro importanza all’interno della produzione degli artisti selezionati
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201385855
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • ISCRIZIONI in basso a sinistra - F. Carena 1924 - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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