Sant'Antonio resuscita un morto
dipinto
Sacchi Andrea (attribuito)
1599/ 1661
formato rettagolare con con telaio in legno
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Romano
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ATTRIBUZIONI
Sacchi Andrea (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Gallerie Nazionali d'Arte Antica - Palazzo Barberini
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Barberini
- INDIRIZZO Via delle Quattro Fontane 13, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è bozzetto preparatorio della pala d’altare che il cardinale Antonio Barberini aveva commissionato ad Andrea Sacchi per la chiesa di Santa Maria della Concezione tra il 1633 e il 1634. Il piccolo dipinto va messo in relazione con altri due conservati presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma: inv. 2223 e 302, rispettivamente nel deposito di Palazzo Barberini e nella Camera Verde di Palazzo Corsini. In questo olio su tavola sono presenti i due putti in alto e l’uomo in basso a destra, che compaiono anche nella pala di altare, ma non l’albero sullo sfondo, che invece compare nelle due tele prima citate. Tutti e tre i dipinti devono rappresentare il lungo percorso di analisi della composizione della pala d’altare, così come testimoniano un numero di disegni preparatori (cfr. Ann Sutherland Harris 2000, pp. 448-449). Si fa menzione di un dipinto di medesimo soggetto nell’inventario del 1671 dei beni appartenuti al cardinale Antonio nel palazzo dei Giubbonari, nella stanza «n.o 20[…]Un quadro di p.mo 3 – meno Un quarto in Tavola con il Miracolo di S. Antonio che resuscita un Morto, et Angeli sop’a il frontespizio di Ebano negra figura d’un S. Michele di mano di Andrea Sacchi 1 – 350[…]» (M. Aronberg Lavin 1975, p. 306). Al 1679, è nell’inventario del card. Francesco Barberini (ora in Archivio di Stato, al fondo Notai A.C., b. 813) al foglio 50r, alla voce n.76. Nell’inventario del 1692 (completato nel 1702) di Carlo Barberini il dipinto viene menzionato invece nell’«Appartamento d’Estate […]Seconda Stanza dove S. Em.a dorme[…]». Nel secondo inventario si spiega meglio la presenza di una cornice di ebano «[…]fatto a Prospettiva con un S. Michele Arcangelo in cima[…]», evidentemente una cornice scultorea (cfr. M. Aronberg Lavin 1975, p. 435), che presenta una dimensione di “palmi 5” ed è forse da attribuirsi alla tavola della collezione Mahon (cfr. A. Sutherland Harris 2000, pp. 448-449). Nell’inventario del Fidecommisso del 1816 (Cantalamessa 1892, n.39) viene indicata una tela della misura di «[…]m. 0,61 larg. 0,49[…]» che potrebbero indicare la tela inv. 2223, entrata per donazione Corsini al 1883. La critica però pensa che il “n.39” la faccia individuare con la tavola, oggi in Palazzo Barberini con numero di inventario 4652, suggerito dall’iscrizione riportata in basso a sinistra F.39 (M. Ulivi 2012, pp. 270-271). La tavola venne esposta alla “Mostra della Pittura Italiana del Sei e Settecento in Palazzo Pitti” a Firenze del 1922, con il titolo “Un miracolo di Sant’Antonio” insieme a un'altra opera dal medesimo titolo (catalogo 1922, pp. 161-162). Una delle due è ritenuto un “bozzetto” e appartenente alla “R[egia] Gall[eria] Naz[ionale] d’Arte Antica”, mentre l’altra è ritenuta probabilmente come opera a sé, forse una copia, e di proprietà del “Principe Barberini” a Roma (ibidem). Il bozzetto in questione potrebbe identificarsi con l’attuale tela inventariata 2223 e quindi già nella collezione, mentre la seconda potrebbe essere la tavola in questione, successivamente messa sul mercato dal Principe stesso. La tavola è un recente acquisto statale: nel 2011 viene comprata dalla Galleria Carlo Orsi di Ferdinando Corberi di Milano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201363061
- NUMERO D'INVENTARIO 4652
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Gallerie Nazionali di Arte Antica
- ENTE SCHEDATORE Gallerie Nazionali di Arte Antica
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI in basso a sinistra - F.39 - caratteri vari - a pennello - italiano
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0