Diana dea della luna

dipinto murale
Ganassini Marzio (attribuito)
notizie fino al 1621
Bazzichelli Marcantonio (attribuito)
notizie fine sec. XVI-inizio sec. XVII

riquadro rettangolare in cornice in stucco dorato con figura di dea su carro trainato da cavalli

  • OGGETTO dipinto murale
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
    stucco/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Cesari Giuseppe Detto Cavalier D'arpino (e Aiuti)
    Ganassini Marzio (attribuito)
    Bazzichelli Marcantonio (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Palazzina Montalto
  • INDIRIZZO Via Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT, Viterbo (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'insieme del soffitto del Salone di Conversazione è il primo intervento di decorazione della palazzina fatta costruire da Alessandro Damasceni, allorchè con il nome di Alessandro Montalto venne creato Cardinale dallo zio Sisto V ed entrò in possesso (1590) di Villa Lante. Terminati nel 1612 i lavori di costruzione della palazzina gemella a quella già eretta dal Cardinale Gambara, Alessandro Montalto commissionò al Cavalier d'Arpino le pitture delle pareti, che furono largamente delegate agli aiuti, tra i quali Agostino Tassi assunse il ruolo principale. La decorazione del soffitto del salone venne progettata e diretta dal pittore di Arpino, sebbene verosimilmente realizzata dagli aiuti, tra i quali sono stati riconosciuti e proposti i contributi di Marzio Ganassini (Salerno 1969, Cavazzini 1993) e Pasquale Regnicolo (Cavazzini 1993). Il tema è quello della divinità femminile svolto nei riquadri centrali con la raffigurazione delle dee sui carri e negli ovali con quella delle ninfe. Lo schema decorativo e la tradizionale alternanza di quadri riportati e figure in stucco, a modulo seriale, si caratterizzano come idee attardate, adatte più a un fregio che a un soffitto o una volta, particolarmente se confrontate con la soluzione moderna e protobarocca del fregio sottostante di Agostino Tassi. Secondo Giovan Battista Passeri, nelle sue "Vite de' pittori scultori et architetti sino all'anno 1673", il Cesari partecipò anche alla realizzazione del fregio, eseguendovi un leone e alcune figure, sebbene la concezione assolutamente diversa dei due cicli suggerisca nel fregio un capovolgimento dei ruoli tra il pittore affermato e quello emergente
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201220257-2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • DATA DI COMPILAZIONE 2010
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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