paesaggio ideale/ grottesche/ stemma papale/ Giustizia/ Prudenza
decorazione pittorica
ca 1582 - 1582
Tempesta Antonio (attribuito)
1555 ca./ 1630
Volta a botte spartita pittoricamente in nove riquadri con paesaggio centrale e altri riquadri a grottesche di candelabre, figurette, animali fantastici e mitologici intorno a ovali centrali con simboli araldici di gambero rosso e aquila bicipite. Ai quattro angoli inferiori candelabri con face ardenti recanti cartigli con iscrizione. Alle due pareti riquadri centrali con grottesche di candelabre, figurette e girali tra scene di marine. Sul sovrapporta stemma araldico recante drago sormontato da tiara e chiavi pontificie e fiancheggiato da due figure di virtù
- OGGETTO decorazione pittorica
-
MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
-
ATTRIBUZIONI
Motta Raffaellino Detto Raffaellino Da Reggio (e Aiuti)
Tempesta Antonio (attribuito)
- LOCALIZZAZIONE Palazzina Gambara
- INDIRIZZO Via Jacopo Barozzi, 71, 01100 Bagnaia VT, Viterbo (VT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La creazione del ciclo decorativo è stata generalmente riconosciuta dalla critica come autonoma attività di Raffaellino da Reggio, pur con ascendenze degli Zuccari. La stessa struttura decorativa è chiaramente ispirata ai dipinti del Palazzo Farnese di Caprarola, secondo quello svolgimento privo di pause, nella sovrabbondante alternanza di scene, figurette, paesaggi, candelabre che trasmette il tipico senso di horror vacui. Alcune cadute di livello stilistico e disomogeneità possono imputarsi all'ampio concorso della bottega, dovuto soprattutto alla brevità dell'intervallo tra l'intervento a Bagnaia di Raffaellino (ca.1575) e la fine dei lavori di decorazione in vista della visita di papa Gregorio XIII Boncompagni. Lo stemma di Gregorio XIII ricorre con piena evidenza in numerosi ambienti e argomento a favore di un ruolo decisivo di Raffaellino (morto nel 1578) per l'intera decorazione della Palazzina Gambara è l'interpretazione del termine dei lavori inscritto nel fregio esterno - 1578 - quale riferimento all'insieme delle opere sia architettoniche sia pittoriche, in vista della visita del papa Gregorio XIII (10 settembre 1578). Nella sala dell'ingresso lo stemma del papa Boncompagni occupa la posizione centrale sopra la porta di accesso al salone. Ciononostante parte della critica (Brugnoli 1961) ha voluto ritenere non conclusa la decorazione del vano d'ingresso al momento della visita papale, rintracciando su base stilistica una disomogeneità stilistica e anche cronologica tra l'impianto decorativo e i tre paesaggi marini. La studiosa ha infatti ravvisato in questi ultimi l'intervento di Antonio tempesta in un momento successivo al suo intervento nelle sale al pianterreno della Palazzina Gambara e dopo la partecipazione alla decorazione dello scalone del Palazzo Farnese di Caprarola (ca. 1580-82). Simile opinione non è stata successivamente condivisa (Bonelli 2006), essendo la decorazione prevalentemente ricondotta nell'ambito di Raffaellino e aiuti e forse anche per l'elemento paesaggistico di questo ambiente valgono gli spunti della Brugnoli che nelle sale Gambara e Farnese vedeva l'influenza se non il concorso di quei pittori, quali Matteo da Siena, Jan Soens e più tardi Matteo e Paul Bril, che Raffaellino da Reggio incrociò nei cantieri vaticani e di Caprarola
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201220240-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
- DATA DI COMPILAZIONE 2010
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2014
- STEMMI sovrapporta - pontificio - Stemma - Gregorio XIII Boncompagni - Di rosso, al drago reciso e spiegato; inscritto in scudo con cornici a volute coronato da tiara e chiavi pontificie
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0