Veduta di Villa Grazioli da Frascati. Paesaggio con albero in primo piano e Villa Grazioli sullo sfondo

disegno ad acquerello di invenzione, 1779 - 1779
  • OGGETTO disegno ad acquerello di invenzione
  • MATERIA E TECNICA carta beige/ matita e acquerello seppia
  • MISURE Altezza: 657 mm
    Larghezza: 524 mm
  • ATTRIBUZIONI Hackert Jacob Philipp (1737/ 1807): disegnatore/pittore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico Tuscolano
  • LOCALIZZAZIONE Scuderie Aldobrandini
  • INDIRIZZO Piazza Guglielmo Marconi, 6, Frascati (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il disegno con la veduta di Villa Grazioli, realizzato con estrema finezza e frutto di un attento e instancabile studio dal vero, è una delle opere più suggestive del Museo e permette di verificare le teorie sulla pittura paesaggistica che Hackert aveva esposto nelle due lettere del 1806. Protagonista assoluto del paesaggio rappresentato è l'albero che spicca e "brilla" in primo piano; esso occupa gran parte della composizione "rubando la scena" alla villa - visibile al centro sul fondo - appena delineata nella sua struttura architettonica essenziale. Un uomo, seduto ad ammirare il panorama, si riposa all'ombra dell'albero e gode di un mondo tranquillo ancora incontaminato. La natura rappresentata da Hackert è riconoscibile nella sua specificità; l'albero del disegno è una Roverella, identificabile dal fusto contorto e breve con la corteggia di tonalità brunastre, dai rami sinuosi e l'ampia chioma "emisferica" ed irregolare, dalla forma ovato-allungata del "carattere" - la foglia - e dall'altezza (che, nella realtà, può raggiungere i venticinque metri). Prova tale identificazione anche il confronto con le tavole III e IV della raccolta Dodici Disegni di Philippe Hackert, dove l'artista rende con immediatezza grafica il suo "protagonista" e gli elementi che lo caratterizzano. La chioma rigogliosa si estende per quasi tutta la superficie del foglio; tuttavia, non incombe pesantemente nella composizione bensì sembra mossa e attraversata da un'aria fresca e leggera: effetto reso sia mediante la linea - che ora si ispessisce e ora si assottiglia - sia mediante il gioco tra luce cristallina e ombre. Il delicato passaggio tra i piani è ottenuto attraverso: la volumetria degli elementi presenti in evidenza nel primo piano; la nitidezza e l'incisività grafica della linea che diviene gradatamente più sottile, fino a scomparire, nel fondo; le sfumature dell'acquerello seppia. La chioma dell'albero, ad esempio, è resa mediante un sapiente uso della matita e dell'acquerello: i rami e le fronde più arretrati sono suggeriti dalla presenza, quasi esclusiva, delle velature seppia; il piano intermedio, creato dalla sovrapposizione di velature chiare e scure, vede anche la presenza di leggeri tratti a matita che definiscono appena i rami ed i gruppi di foglie; il primo piano è dato dalla commistione tra le zone in luce - realizzate sfruttando il fondo chiaro del supporto cartaceo - e la linea, che definisce la forma delle foglie. Il risultato è una chioma tridimensionale che sembra trascendere il piano dell'immagine. La profondità prospettica è suggerita dal rapporto tra le linee diagonali che formano ideali triangoli spaziali; l'occhio dello spettatore è attratto dalle zone d'ombra che percorrono l'albero dal centro verso il basso, proseguono sul terreno e giungono, infine, al cespuglio retrostante che, disposto diagonalmente, indirizza verso lo spazio infinito. La natura rappresentata è vitale e florida, come si può notare anche dal fogliame rigoglioso, che - avvolto sul tronco - si spinge verso l'alto a formare una verticale in primo piano, e dalle numerose piante erbacee, di diverse dimensioni, presenti nella scena. È un'esplosione di vita quella rappresentata da Hackert: l'energia vibrante, pur trattenuta e quasi compressa nel folto groviglio vegetale di sinistra, si diffonde tra i rami dell'albero disposti a raggiera che si inarcano e si protraggono dapprima verso il cielo, come in una parabola con il culmine al centro della composizione, per poi discendere e distendersi verso l'ampio orizzonte, quasi a rappresentare il propagarsi di un soffio vitale. Il disegno è definito in ogni minimo particolare; tutto concorre a rendere la perfezione e l'armonia della composizione; in esso è ritratto un istante unico e fecondo come risultato di innumerevoli istanti. La natura da lui ritratta è il frutto della fusione tra il "vero" - ottenuto attraverso l'esercizio sensibile, costante e paziente, a contatto diretto con la realtà - e la ricerca del bello ideale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201059118
  • NUMERO D'INVENTARIO 134
  • DATA DI COMPILAZIONE 2017
  • ISCRIZIONI in alto a sinistra - à Frascati 1779 Ph. Hackert f - Hackert Jacob Philipp - corsivo alto-basso - a matita - italiano
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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