Cristo risorto

macchina processionale, 1831 - 1831

La macchina si compone di una base argentata su cui è posta la statua di Cristo Redentore incorniciata da una raggiera dorata. Ai lati del Cristo vi sono due candelabri a vaso a più bracci

  • OGGETTO macchina processionale
  • MATERIA E TECNICA legno/ pittura/ stuccatura/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Canini Bartolomeo (notizie 1831)
  • LOCALIZZAZIONE Tarquinia (VT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è una delle sculture più note alla devozione popolare locale e risente della corrente neoclassica e purista del tempo. L'opera fu eseguita a Roma da Canini e fu commissionata dalla Confraternita dei falegnami di Tarquinia nel 1831 per 122 scudi romani. La leggenda popolare vorrebbe che lo scultore fosse stato accecato da Cristo per impedirgli ulteriori e più belle opere. Blasi ritiene che la statua riprende un modello lucchese conservato nella cattedrale della città e sembra che sostituisca una scultura più antica, sicuramente medievale che forse si ispirava a sua volta al modello lucchese del Volto Santo risalente al sec. XII. Si veda: Blasi B., La verità sulla statua della Resurrezione in Bollettino della Società Tarquiniense di Arte e Storia, 1977, pp. 109, 112. La domenica di Pasqua, intorno alle ore 18, si svolge a Tarquinia la festa popolare più attesa e spettacolare: la "Processione del Cristo Risorto". Tra la folla, che invade le vie del centro storico, si fa largo la statua del Redentore (del peso di sei quintali) portata a spalle da sedici "fratelli" in tunica turchese, preceduti dalla banda musicale, da un gruppo di "sparatori" armati di doppietta maremmana, che scaricano verso il cielo le loro innocue cartucce, e da nove possenti croci adorne di corone di alloro. È il «Cristo che molleggia, portato a spalla sopra un mare di teste, come nave in mezzo alla bufera», dirà Vincenzo Cardarelli. La statua lignea, opera ottocentesca di Bartolomeo Canini si basa su un bozzetto in gesso dello scultore Pietro Tenerari fortunatamente ritrovato nel 1982. «Non la scambieremmo neanche con la Pietà di Michelangelo», avrebbero detto i Tarquiniesi a un papa di tanti anni fa che l'aveva richiesta per esporla nei Musei Vaticani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA detenzione Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201012749
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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