San Giovanni Battista

dipinto, ca 1606 - ca 1606

Personaggi: San Giovanni Battista. Attributi: (San Giovanni Battista) croce di canne

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 97
    Larghezza: 131.5
  • ATTRIBUZIONI Merisi Michelangelo Detto Caravaggio (1571-1572/ 1610)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Corsini
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Corsini
  • INDIRIZZO Via della Lungara 10, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La citazione più antica del dipinto si ha nell'inventario del principe Bartolomeo Corsini del 1784 dove è così descritto: "un San Giovanni Battista, stile del Caravaggio"(Papini 1998). La notizia è molto importante perché permettere di collegare la tela al matrimonio dello stesso principe con Maria Felice Colonna-Barberini ed è possibile quindi che l'opera abbia una provenienza Colonna o Barberini, entrambe famiglie che ebbero stretti rapporti con l'artista. L'ipotesi è avvalorata dal fatto che in una lettera del 1744 e cioè prima delle nozze suddette, il cardinale Neri Corsini confessa di non possedere dipinti dell'artista ad eccezione della Madonna con bambino ora attribuita ad Orazio Gentileschi (Alloisi 2000). La maggior parte degli studiosi sono concordi sull'autografia dell'opera, anche se non mancano le eccezioni, ultime in ordine di tempo quelle di Moir(1976), Spear (1979) e di Hibbard (1983) per cui si tratterebbe di una buona pittura di seguace. Longhi, a cui si deve l'attribuzione al Caravaggio del dipinto, proponeva inoltre una datazione tra il 1597-98 (1943; 1951) spostata successivamente tra il 1598-99 (1952), che si è andata progressivamente spostando verso la fine del soggiorno romano. Al 1602-04 (Mahon 1952; Cinotti 1971); al 1605 (Cinotti 1983; 1991); al 1606 (Marini 1974; 1987). Solo Bologna (1992), giudicando la tela Corsini successiva al Battista Costa ma anteriore alla Deposizione Vaticana e alla Madonna dei pellegrini, proponeva una data intorno al 1601. Nel 1997 una serie di indagine diagnostiche hanno fornito preziose indicazioni sulla tecnica usata per il dipinto, che appaiono in perfetto accordo con quanto si conosce delle tecniche operative utilizzate da Caravaggio. Inoltre l'esame XRF ha riscontrato molte analogie tra la composizione della preparazione dell'opera e quella della Madonna dei Palafrenieri, datata al 1605. Anche la Gregori nel 1991, in occasione della mostra di Firenze e Roma, aveva sottoposto l'opera ad una serie di esami, notando molte affinità con il S. Girolamo di Malta, anche questa opera tarda del Caravaggio. A questo punto un'esecuzione intorno al 1606 appare la più probabile
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201007596
  • NUMERO D'INVENTARIO 433
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Roma
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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