mostra di bifora - ambito laziale (metà sec. XV)

mostra di bifora, 1440 - 1460

Bifora sorretta da colonnina centrale con capitello a unghiature sormontate da basso pulvino; i due archetti sono inflessi con estradosso ornato di due fiori simmetrici inscritti in una cornice rettangolare con modanatura e perlinatura. L'architrave, le imposte e la mensola sono ricavati da un unico architrave sezionato, decorato a dentelli

  • OGGETTO mostra di bifora
  • MATERIA E TECNICA travertino/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Ambito Laziale
  • LOCALIZZAZIONE Castello Brancaccio
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La bifora proviene dal castelllo Massimo di Arsoli, prelevata da quella collocazione dal principe Camillo Massimo intorno al 1880 assieme ad altre bifore simili che, non avendo trovato una collocazione, furono rubate in anni recenti dal magazzino del castello. Il progetto del principe infatti prevedeva la riqualificazione in stile di tutto il complesso, programma poi realizzato solo parzialmente. La bifora in stile gotico veneziano presenta elementi di spoglio riutilizzati ai fini della sua destinazione finale; in particolare, la cornice a dentelli risulta segmentata malamente e riadattata alle dimensioni della finestra
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1200875978
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (con esclusione della citta' di Roma)
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici del Lazio
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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