Ciocie (bene semplice)

1950 ca - 1970 ca

Sono costituite da un lembo di cuoio quadrangolare, ripiegato alle estremità, a cui sono allacciate, tramite dei fori praticati lungo il margine della pelle, delle lunghe stringhe

  • OGGETTO Ciocie
  • MATERIA E TECNICA CUOIO
    Taglio
    foratura
  • CLASSIFICAZIONE ABBIGLIAMENTO E ORNAMENTI DEL CORPO/ CALZATURE
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Castello Brancaccio
  • INDIRIZZO Piazza San Giovanni, 1, Roviano (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La parola #ciocie# deriverebbe dal latino ‘soccus’, nome di un'antica calzatura. Utilizzate fino a qualche decennio fa, erano tipiche delle culture agro-pastorali dell'Italia centro-meridionale e dei Balcani, indossate sia dagli uomini che dalle donne; flessibili ma ben ancorate alla gamba, si adattavano a tutti i terreni lasciando gran libertà di movimento nel lavoro. Il loro uso si è andato progressivamente perdendo; oggi è ancora possibile vederle indossate in occasione di eventi folkloristici e di promozione turistica. Venivano realizzate con cuoio comprato alle fiere o con pelle di bue (si preferiva la parte superiore del collo per la sua robustezza) che veniva appositamente richiesta al macellaio. In sostituzione della pelle venivano riutilizzati e adattati anche pezzi di copertone di pneumatici d’auto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
  • FUNZIONE E MODALITÀ D'USO Protezione dei piedi
    Erano assicurate al piede tramite delle stringhe che venivano allacciate alla gamba. Si calzavano dopo aver fasciato piedi e caviglie con #pèzze# di canapa
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201360634
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale
  • DATA DI COMPILAZIONE 2021
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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